Cuneo fiscale solo per lavoratori, tracciabilità dei pagamenti, compensazioni sopra 5.000 euro con dichiarazione. Con una seduta terminata alle 4.35 del 16 ottobre, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge contenente disposizioni urgenti in materia fiscale e il Ddl recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020.
I provvedimenti citati compongono la Manovra finanziaria, dando così vita al Documento programmatico di bilancio per il 2020, che viene trasmesso alla Commissione europea nei termini richiesti.
Caposaldo della Manovra è indiscutibilmente la cancellazione dell’aumento Iva per il 2020, a cui si accompagnano la lotta all’evasione fiscale e il cuneo fiscale per i lavoratori.
Spazio anche alla stretta sulle compensazioni: i crediti fiscali di importo superiore ai 5 mila euro dovranno essere prima inseriti in dichiarazione. Più pesanti le sanzioni amministrative per ogni F24 con compensazione priva dei requisiti e scartata.
Dopo le varie ipotesi di cui si è discusso nei giorni scorsi, vediamo i punti fermi raggiunti dal Governo.
Il comunicato stampa del Governo n. 9 del 16 ottobre 2019 sottolinea che, per non creare ripercussioni sui consumi, l’aumento dell’Iva previsto per il 2020 è stato sterilizzato. Non si è fatto ricorso, inoltre, a interventi sulle rimodulazioni delle aliquote.
Confermati i 3 miliardi per il taglio del cuneo fiscale. La riduzione riguarderà solo i lavoratori - sembra fino a redditi di 35.000 euro - e sarà avviata nei primi mesi del 2020. In aggiunta, verrà attuata una riforma complessiva del regime Irpef per i dipendenti.
L’impegno del Governo è di attuare una lotta ad ogni possibile frode fiscale:
L’obiettivo prefissato è di spingere i consumatori ad utilizzare i pagamenti elettronici. Confermata l’istituzione di un bonus, dal 2021, in caso di spese effettuate con strumenti di pagamento tracciabili in settori in cui l’uso del contante è ancora diffuso.
Altri premi saranno introdotti per chi paga con moneta elettronica.
Invece, per professionisti o esercenti che non accettano i pagamenti elettronici è prevista una sanzione di 30 euro (+ il 4% del valore della transazione).
Trovata la soluzione alla questione del tetto al contante: da 3.000 passa a 2.000 euro nel 2020 e 2021, e successivamente sarà portato a 1.000 euro.
Sono state stanziate risorse per proseguire gli incentivi del programma “Industria 4.0”, come il Fondo centrale per le piccole e medie imprese, il super e l’iper ammortamento per beni tecnologici, software ed economia circolare, il rifinanziamento della legge Sabatini, il credito di imposta per la “Formazione 4.0”.
Più spinta per incentivare gli investimenti delle imprese, le infrastrutture sociali e il risparmio energetico nelle regioni del Mezzogiorno.
Saranno ancora agevolabili le spese per la riqualificazione energetica, gli impianti di micro-cogenerazione e le ristrutturazioni edilizie, in aggiunta a quelle per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito di ristrutturazione della propria abitazione.
Per il 2020, prevista una detrazione per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (bonus facciate).
Confermato il varo di un Piano per le famiglie.
Nel settore salute, da luglio 2020 ci sarà la cancellazione del superticket. Permangono sia l’Ape social che l’Opzione donna.
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