L'Italia ha ancora tre giorni (fino al 15 febbraio p.v.) per adeguarsi alle norme Ue anti rumore sul luogo di lavoro. Dopodichè scadrà, con pesanti ripercussioni in termini di sanzioni, il periodo di tempo concesso dall'Unione europea per recepire la direttiva 2003/10/Ce. Eppure, il dlgs di recepimento è provvedimento di necessità, considerato che in Italia il rumore è la causa della tecnopatia denunciata all'Inail con maggiore frequenza, con un'incidenza percentuale media del 40% sul totale dei casi di malattia professionale.
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