Acquista efficacia definitiva anche il modello CU 2018 riguardante la certificazione dei redditi di lavoro dipendente equiparati e assimilati, dei redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché dei corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi, relativi al periodo d’imposta 2017. Modello, istruzioni e specifiche tecniche sono approvati con provvedimento n. 10729 del 15 gennaio 2018 dell’Agenzia delle Entrate.
Anche nel modello di Certificazione Unica è presente la sezione per gestire le locazioni brevi. Infatti i soggetti residenti in Italia, che esercitano attività di intermediazione immobiliare, in aggiunta a coloro che gestiscono portali telematici, in presenza di incassi relativi a canoni o corrispettivi connessi a questi contratti o qualora intervengano nel pagamento di dette somme, devono effettuare come sostituti d’imposta una ritenuta del 21% sull’ammontare dei canoni e corrispettivi all’atto del pagamento al beneficiario. Inoltre devono provvedere al relativo versamento e al rilascio della certificazione.
Tra le innovazioni si segnala la sezione dedicata ai premi di risultato dove è stato aumentato da 2.000 a 3.000 euro l’ammontare soggetto a imposta sostitutiva.
Modifiche anche per la sezione riguardante i rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione: è stata aggiunta, in caso di conguaglio, l’indicazione dei dati distinti per ciascuna Certificazione unica conguagliata.
Il provvedimento n. 107209/2018 specifica che la trasmissione del modello va eseguita in via telematica all’Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo dell’anno successivo a quello in cui le somme e i valori sono stati corrisposti. La consegna al percipiente deve avvenire entro il 31 marzo.
Con provvedimento prot. 9520 del 12 gennaio 2018 è stato approvato lo schema di certificazione degli utili corrisposti e dei proventi ad essi equiparati, delle ritenute operate e delle imposte sostitutive applicate di cui all’articolo 4, commi 6-ter e 6-quater, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322.
E’ stata recepita la disposizione presente nel decreto Mef 26 maggio 2017, ai sensi della quale gli utili derivanti dalla partecipazione in soggetti IRES e i proventi equiparati derivanti da titoli e strumenti finanziari assimilati alle azioni, formati con utili prodotti a partire dall’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016, concorrono alla formazione del reddito complessivo nella misura del 58,14%, se relativi a:
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".