La violazione delle modalità di fruizione delle ferie, accompagnata da un'assenza ingiustificata protratta, legittima il licenziamento per giusta causa, trattandosi di un comportamento idoneo a ledere irrimediabilmente il rapporto fiduciario con il datore di lavoro.
Con sentenza del 2 aprile 2025, il Tribunale di Perugia - Sezione Lavoro, si è pronunciato sulla legittimità di un licenziamento per giusta causa intimato a un lavoratore che si era assentato dal lavoro senza autorizzazione.
La decisione si inserisce nell'ambito dell'interpretazione dei diritti e doveri connessi alla fruizione delle ferie e ribadisce i principi giuridici fondamentali in materia.
Il lavoratore, assunto a tempo indeterminato con mansioni di autista presso un'azienda di logistica, aveva richiesto un periodo di ferie, per recarsi nel proprio Paese di origine e rinnovare la patente di guida.
Nonostante il diniego espresso da parte aziendale e la proposta di una fruizione alternativa del periodo feriale, il dipendente si era assentato unilateralmente dal lavoro.
La società aveva quindi:
Il Tribunale ha rigettato integralmente il ricorso del lavoratore, confermando che:
Inoltre, il Tribunale ha chiarito che:
La richiesta del dipendente di trasformare l'assenza in aspettativa non retribuita è stata ritenuta irrilevante, trattandosi di un istituto che richiede l'accordo preventivo e non può essere unilateralmente imposto.
Principi di diritto riaffermati
La sentenza ribadisce alcuni principi fondamentali:
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