Liberalità alla Fondazione privata. Ammesso l’Art bonus?

Pubblicato il 25 maggio 2023

L’Agenzia delle Entrate chiarisce quando una fondazione privata può ambire a beneficiare dell’Art bonus, l’agevolazione che riconosce un credito d’imposta sulle liberalità effettuate per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici ovvero il sostegno a luoghi della cultura di appartenenza pubblica.

L’istanza che chiede di approfondire i requisiti di accesso ai benefici fiscali è presentata da una Fondazione nata per sviluppare la diffusione della cultura musicale tramite la realizzazione di stagioni concertistiche e concorsi.

Successivamente è intervenuta una modifica statutaria che annovera tra i suoi compiti quello di far ''rivivere'' alcuni tra i più importanti beni culturali di proprietà del Comune attraverso una costante attività di recupero, conservazione e manutenzione, nonché di valorizzazione dei predetti beni anche e, in particolare, attraverso l'organizzazione, l'allestimento e la gestione di molteplici iniziative museali, teatrali, musicali e culturali in generale: il tutto nell'interesse pubblico.

Può tale fondazione fruire per le erogazioni liberali destinate a sostenere una fortezza ed una chiesa, complessi monumentali di appartenenza pubblica, dell’Art bonus di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2014, n. 106?

Art bonus: in cosa consiste

L’Amministrazione fiscale, con risposta n. 331 del 24 maggio 2023, ripercorre i tratti distintivi dell’agevolazione.

Si tratta di un credito d'imposta nella misura del 65% delle erogazioni effettuate in denaro da persone fisiche, enti non commerciali e soggetti titolari di reddito d'impresa per:

Art bonus anche alla fondazione avente natura pubblicistica

Dopo aver acquisito il parere del ministro della Cultura, si afferma quanto segue.

Dalle convenzioni stipulate tra l’ente e il Comune, si vede come la fondazione sia stata istituita per iniziativa prioritaria di un soggetto pubblico (il Comune), il quale esercita un profondo potere di controllo.

C’è poi da considerare che la fondazione gestisce un patrimonio culturale di appartenenza pubblica di cui fanno parte la chiesa e la fortezza, oggetto di interventi.

Pertanto, nonostante la Fondazione sia un soggetto di diritto privato ha comunque sostanza pubblicistica. Ciò trova conferma dal fatto che sussiste la maggioranza pubblica dei soci e dei partecipanti, il finanziamento con risorse pubbliche, la gestione di un patrimonio culturale di appartenenza pubblica.

In conclusione, la risposta n. 331/2023 dell’Agenzia delle Entrate afferma esserci i presupposti per l’ammissibilità all'agevolazione fiscale Art bonus delle erogazioni liberali destinate a sostenere i detti complessi monumentali.

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