L'esiguità della pretesa non giustifica la compensazione delle spese

Pubblicato il 02 giugno 2015

La compensazione delle spese di lite per la presenza di gravi ed eccezionali ragioni non può essere disposta in base al carattere ufficioso del rilievo dell'interruzione della prescrizione e all'esiguità della pretesa creditoria.

Ed infatti, il primo profilo integra un normale esito dell'attività valutativa del giudice mentre il secondo, specialmente quando l'importo delle spese fosse tale da superare quello del pregiudizio economico che la parte avesse inteso evitare agendo in giudizio facendo valere il proprio diritto, si tradurrebbe in una sostanziale soccombenza di fatto della parte vittoriosa, con lesione del diritto di agire in giudizio e di difendersi ex articolo 24 della Costituzione.

E' quanto evidenziato dalla Corte di cassazione nel testo dell'ordinanza n. 11301 del 1° giugno 2014.

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