Con 373 voti a favore, 104 contrari e 2 astenuti, l’Aula della Camera ha approvato, il 6 marzo 2019, la proposta di legge che modifica la disciplina della legittima difesa.
Il testo tornerà, ora, all’esame dell’altro ramo del Parlamento posto che, rispetto alla versione precedentemente approvata, è stata apportata una modifica, relativa a profili di copertura finanziaria.
La proposta di legge, si rammenta, introduce modifiche al Codice penale e ad altre disposizioni in materia di legittima difesa, con l’obiettivo di rafforzare le tutele per chi reagisce ad una violazione del domicilio.
Viene, quindi, modificata la disciplina della legittima difesa domiciliare, con riferimento alla quale il rapporto di proporzionalità tra la difesa e l'offesa viene riconosciuto “sempre" sussistente.
Inoltre, si riconosce sempre in stato di legittima difesa colui che, all’interno del domicilio ma anche del luogo di lavoro, agisca per respingere l'intrusione posta in essere con violenza o minaccia.
A modifica delle disposizioni sull’eccesso colposo, si prevede l’esclusione della punibilità per chi, trovandosi in condizione di minorata difesa o in stato di grave turbamento derivante dalla situazione di pericolo, commetta il fatto per la salvaguardia della propria o altrui incolumità ha agito.
Tra le altre misure, il disegno di legge introduce anche una stretta per i reati contro il patrimonio come il furto (in abitazione e con strappo), la violazione di domicilio, la rapina.
A seguire, viene riconosciuto il gratuito patrocinio in favore di colui che sia stato assolto, prosciolto o il cui procedimento penale sia stato archiviato per fatti commessi in condizioni di legittima difesa o di eccesso colposo e viene accordata una priorità ai processi penali relativi ai delitti di omicidio colposo e di lesioni personali colpose verificatisi in circostanze di legittima difesa o eccesso colposo.
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