E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 300/2023 la legge n. 206 del 27 dicembre 2023, il provvedimento contenente disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy.
Creazione del Fondo Sovrano e del nuovo liceo del Made in Italy, stanziamento di 15 milioni di euro nel 2024 in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile sono alcuni dei punti presenti nel testo della legge che promuove il Made in Italy.
Istituita il giorno 15 aprile di ciascun anno la Giornata nazionale del made in Italy, al fine di celebrare la creatività e l’eccellenza italiana.
Le parole del Ministro Urso (Mimit) sul varo del provvedimento: “Quello votato oggi è un provvedimento storico, che segna una svolta nella politica industriale del Paese, intervenendo a 360 gradi per stimolare e proteggere la crescita delle filiere strategiche nazionali, contrastare la contraffazione e formare nuove competenze in vista delle sfide globali che abbiamo davanti”.
Quali le altre novità?
Uno dei principali obiettivi della legge è quello di incentivare la tutela della proprietà industriale, ad esempio rinnovando la misura del Voucher 3I – Investire in Innovazione.
La proposta è formulata per aiutare Startup Innovative e Microimprese con 8 milioni per l’anno 2023 (a disposizione successivamente) e 1 milione per l’anno 2024.
L’incentivo economico (già utilizzato in passato dal Ministero dello Sviluppo Economico) è finalizzato ad agevolare le start-up innovative nell’acquisto di servizi di consulenza per la verifica della brevettabilità di un’innovazione e per l’ottenimento di brevetti in Italia e all’estero.
NOTA BENE: La nuova edizione del Voucher 3i sarà estesa, oltre che alle start-up innovative, anche alle microimprese.
E’ previsto un apposito decreto del MIMIT di concerto con quello dell’Economia per rendere attuativa la misura, che in passato è stata gestita da Invitalia.
Con uno stanziamento di 700 milioni per il 2023 e 300 milioni per il 2024, viene istituito un Fondo Nazionale del Made in Italy, cosiddetto Fondo sovrano, partecipato dal MEF, aperto alla partecipazione di fondi di investimento e altri soggetti, con la mission di investire nelle filiere dei settori strategici, sin dalla fase dell’approvvigionamento delle materie prime.
Ancora una volta si spinge per sostenere le iniziative di autoimprenditorialità promosse da donne e lo sviluppo di nuove imprese femminili.
Andando ad agire sul sistema “Nuove imprese a tasso zero”, si prevede la costituzione di un’apposita riserva in favore delle imprese a prevalente partecipazione femminile, con il rifinanziamento di 15 milioni di euro.
Il Ddl Made in Italy si pone il fine di aumentare il ricorso agli strumenti di incentivazione, riservando risorse ai progetti di sviluppo di imprese femminili, anche per superare le difficoltà incontrate nell'accesso agli ordinari canali del credito, nell'attuale contesto economico segnato da un consistente incremento dei tassi di interesse applicati ai prestiti alle imprese.
Già per l’anno scolastico 2024/2025 - dispone la legge n. 206 del 27 dicembre 2023 - sarà possibile iscriversi al nuovo liceo del Made in Italy. L’iniziativa intende promuovere le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al made in Italy. Tra le materie di interesse vi saranno quelle STEM: scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.
Iscrizioni da gennaio 2024.
Nell’ambito del Ddl sul made in Italy è stata approvata la nuova disciplina delle imprese culturali e creative.
Viene definito impresa culturale e creativa qualunque ente, indipendentemente dalla sua forma giuridica, nonché il lavoratore autonomo che svolge in via esclusiva o prevalente una o più delle seguenti attività:
Allo stesso modo, sono considerate imprese culturali e creative anche quelle costituite da soggetti privati che svolgono, in via esclusiva o prevalente, attività economiche di supporto, ausiliarie o comunque strettamente funzionali a quelle suddette,
Inoltre, vengono previste anche start up innovative culturali e creative esercenti le attività sopra elencate che sono regolarmente iscritte nella sezione speciale delle imprese culturali e creative.
Infatti la legge sul made in Italy dispone che sia istituita nel registro delle Imprese una sezione speciale in cui vadano inserite le imprese culturali e creative.
Tali imprese vanno sostenute attraverso l’erogazione di contributi in conto capitale per gli investimenti effettuati in Italia.
Ancora, verrà adottato ogni tre anni un “Piano nazionale strategico per la promozione e lo sviluppo delle imprese culturali e creative” con lo scopo di:
Altri articoli della legge prevedono:
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