Legge di Stabilità 2015, il Senato ha approvato la manovra
Pubblicato il 22 dicembre 2014
Il
Ddl Stabilità ha ricevuto il
via libera definitivo del Senato poco prima delle
cinque del mattino del 21 dicembre, dopo una lunga maratona notturna. Il Governo ha incassato la
fiducia sul maxiemendamento alla legge di Stabilità con 162 sì e 37 no.
La manovra è poi tornata in aula della Camera per ottenere l’ok definitivo: con o senza la fiducia del Governo, si potrebbe arrivare alla sua approvazione definitiva già nella giornata di lunedì 22 dicembre.
Dopo l'approvazione della legge di Stabilità, il Senato ha incardinato in aula anche la
riforma elettorale, la cui discussione generale inizierà mercoledì 7 gennaio 2015.
La versione definitiva della legge di Stabilità è ormai ben delineata: non è previsto più alcun ritocco al testo ed è altrettanto ben chiara la schiera di coloro che ne risultano favoriti rispetto ai meno fortunati.
Le misure a sostegno di famiglie e imprese
Il provvedimento conferma tutta una serie di misure per le famiglie, le imprese, gli autonomi oltre ai lavoratori dipendenti, che vedono confermato per il 2015 il
bonus Irpef di 80 euro, introdotto dal Dl
66/2014 per i dipendenti con un reddito fino a 26mila euro.
Per le mamme lavoratrici, la legge di Stabilità stanzia 45 milioni nel 2015 per la concessione di
buoni acquisto da mille euro per chi ha almeno quattro figli ed un Isee fino a 8.500 euro.
Il
bonus bebè, invece, che consiste in un assegno di 960 euro annui per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, sarà concesso se l'Isee familiare non supera i 25mila euro ed è destinato a raddoppiare nel caso in cui l'indicatore resti sotto i 7mila euro.
Sempre per le famiglie, incentivi arrivano dalla
proroga dei bonus sulle ristrutturazioni edilizie, il
risparmio energetico e l’
acquisto di mobili ed elettrodomestici. Si tratta di misure molto importanti anche per ridare vigore e due settori industriali, quali l’edilizia e l’arredo, già duramente colpiti dalla crisi.
Un freno è stato introdotto per alcuni rincari, come per esempio quello del
canone Rai, con l’obbligo di mantenerlo ai livelli del 2014 (113,50 euro); ed è anche passata l’Iva agevolata al 4% sugli
e-book. Non altrettanta fortuna ha avuto il cambio d’aliquota per il pellet, che nonostante le forti proteste passa dal 10% al 22%.
Per le imprese e i lavoratori autonomi è da segnalare, invece, l’importanza della
detassazione dell’Irap sul costo del lavoro, che avrà decorrenza dal 2015; mentre scatterà da subito l’eliminazione del taglio delle aliquote Irap, introdotto la scorsa primavera.
La stretta della Stabilità 2015
Trai punti deboli della manovra: sul versante Iva, da segnalare la
stretta sull’Iva nelle fatture verso la Pa e le
penalizzazioni per i nuovi minimi, con l’ulteriore tetto per chi svolge una doppia attività di lavoro autonomo e dipendente.
Così come pure l’applicazione della
tassazione ordinaria al Tfr anticipato in busta paga: la misura introdotta per aiutare le famiglie in difficoltà o comunque bisognose di denaro si trova in questo modo a scontare un prelievo pesante.
Il commento del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, è stato di piena soddisfazione, ritenendo il Ddl Stabilità equilibrato ed efficace, in grado di sostenere la crescita e l’occupazione oltre a rafforzare la sostenibilità dei conti