Il paragrafo 11 della circolare n. 9/E/2022 è dedicato all’analisi del “limite crediti compensabili”, di cui al comma 72 della Legge di bilancio 2022.
Nello specifico, la norma ha previsto la stabilizzazione a regime, nella misura di 2 milioni di euro a partire dal 2022, del limite massimo dei crediti di imposta e dei contributi compensabili tramite modello F24, ovvero rimborsabili ai soggetti intestatari di conto fiscale.
La Manovra per il nuovo anno, infatti, dispone che, “a decorrere dal 1° gennaio 2022, il limite previsto dall’articolo 34, comma 1, primo periodo, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, è elevato a 2 milioni di euro”.
La Legge n. 388/2000 (articolo 34, comma 1) prevede che “a decorrere dal 1° gennaio 2001 il limite massimo dei crediti di imposta e dei contributi compensabili ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, ovvero rimborsabili ai soggetti intestatari di conto fiscale, è fissato in 700.000 euro per ciascun anno solare”.
Negli anni 2020 e 2021 per tenere conto delle difficoltà legate all’emergenza sanitaria da Covid-19, si sono susseguiti alcuni interventi normativi che hanno innalzato il suddetto limite dei crediti d'imposta e dei contributi compensabili o rimborsabili.
Dapprima, il decreto Rilancio (articolo 147, comma 1, decreto legge n. 34/2020) ha innalzato la soglia dai 700mila euro ad 1 milione di euro.
Successivamente, è intervenuto il cosiddetto decreto Sostegni-bis (articolo 22, decreto legge n. 73/2021), che ha modificato, per l’anno 2021, il suddetto limite innalzandolo a 2 milioni di euro.
Infine, è intervenuta la Legge di bilancio 2022 che ha sancito la stabilizzazione a regime nella misura di 2 milioni di euro, a partire dal 2022, del nuovo limite per la compensazione dei crediti fiscali.
A seguito della modifica del limite alle compensazioni e della sua stabilizzazione in via definitiva, dal 26 maggio 2021 è in vigore la possibilità di compensazione orizzontale dei crediti di imposta e dei contributi in F24 fino a 2.000.000 di euro.
Superati gli interventi emergenziali, vi è da ricordare che nell’applicare il nuovo limite:
Il Fisco esercita un’attività di controllo sui crediti indicati nei modelli F24 presentati e, nel caso in cui accerti l’esistenza di crediti in tutto o in parte non utilizzabili in compensazione, comunica telematicamente la mancata esecuzione della delega di pagamento al soggetto che ha trasmesso il modello F24.
I contribuenti, che vogliono usare in compensazione crediti relativi all'Iva o alle altre imposte, per importi superiori a 5mila euro annui, devono anche chiedere l'apposizione del visto di conformità dei dati delle dichiarazioni predisposte dalle quali emerge il credito.
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