Legge di bilancio 2018. Rafforzato l’equo compenso dei professionisti

Pubblicato il 20 dicembre 2017

In attesa del voto finale della legge di bilancio 2018, continuano ad arrivare modifiche al testo.

Equo compenso rafforzato

Ampliamento della tutela dei professionisti con un emendamento presentato al Ddl Bilancio 2018.

Il testo sull’equo compenso contenuto nella legge n. 172/2017 viene cambiato con riferimento al ricorso ai parametri, alla mancata possibilità di deroga alle disposizioni di legge nel caso ci sia una trattativa tra le parti e all'eliminazione dei limiti temporali per far valere la nullità.

L’emendamento elenca una serie di clausole da considerare vessatorie, anche se oggetto di accordo tra le parti, che devono essere considerate nulle, nonostante resti in essere la validità del contratto.

In sede di determinazione del compenso, viene stabilito l'obbligo di fissare un corrispettivo per i professionisti che tenga conto della quantità e della qualità della prestazione svolta: infatti il testo viene modificato, nella parte in cui fa riferimento al ricorso ai parametri, passando da “tener conto” a “conforme”.

Il cliente non potrà modificare unilateralmente le condizioni contrattuali o rifiutare la stipulazione in forma scritta o pretendere prestazioni aggiuntive gratuite. Inoltre:

Licenziamenti e contratti a termine

Come anticipato nei giorni scorsi, rimane immutata l’attuale normativa sui contratti a termine e sugli indennizzi per i licenziamenti. Per i contratti a termine, sono state smontate tutte le proposte di modifica che vedevano la riduzione da 36 a 24 mesi del limite massimo d’impiego e, per quanto riguarda le proroghe, da cinque a tre.

Cestinato anche l’emendamento che tendeva ad aumentare gli indennizzi, minimi e massimi, nei licenziamenti dichiarati illegittimi in sede giudiziaria.

Quindi, in materia di lavoro, rimane fermo quanto già stabilito:

dal 1° gennaio 2018 sarà operativo lo sconto contributivo del 50% (entro un tetto di 3mila euro) per tre anni in caso di assunzioni stabili di giovani fino a 35 anni di età; dal 2019, si scende a 30 anni. Lo sconto passa al 100% per assunzioni di giovani e disoccupati effettuate nel Mezzogiorno, e per coloro che assumono studenti in alternanza o in apprendistato duale.

Gli altri ritocchi

Altre novità sono:

A causa dei numerosi ritardi, è previsto che il testo del Ddl arrivi stasera in Aula. E' possibile che venga posta, domani mattina, la fiducia sul provvedimento.

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