La quantificazione del danno patrimoniale al marito superstite

Pubblicato il 07 settembre 2009
Con sentenza n. 18800 del 28 agosto 2009, la Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dal marito di una donna, deceduta seguito di un incidente, che si era opposto alla liquidazione del danno patrimoniale sofferto in conseguenza della perdita, per come accordatagli dai giudici di merito. In particolare, nella quantificazione del risarcimento, i giudici avevano fatto riferimento al 20% del reddito della vittima. Dello stesso parere la Corte di legittimità secondo cui il danno va parametrato “con riguardo alla somma che presumibilmente la vittima apportava alla comunione familiare, poiché parte di questa somma era destinata a consumi, in senso lato, che essa stessa realizzava, per quanto nell'ambito familiare, ma con solo riferimento a quelle voci di spesa che, nonostante la scomparsa del coniuge, non si sono contratte e che l'attore, superstite, ha dovuto sostenere da solo”.


Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Direttiva sulla sostenibilità: ambito di applicazione e decorrenze

21/11/2024

Obbligo di rendicontazione di sostenibilità: a chi si rivolge

21/11/2024

Legge di Bilancio 2025: premi e fringe benefit tra conferme e novità

21/11/2024

Regime di transito doganale. L'adeguamento delle procedure slitta a gennaio 2025

21/11/2024

Legge di Bilancio 2025: premi di produttività e fringe benefit

21/11/2024

Codice della strada: sì definitivo alla Riforma, è legge

21/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy