Irap dei piccoli, il Fisco si adegua
Pubblicato il 05 giugno 2008
In risposta al question time 5-00072 sull’Irap dovuta da artisti e professionisti, il sottosegretario all’Economia, Daniele Molgora, annuncia che in una circolare ricognitiva prossima alla pubblicazione, l’Agenzia delle entrate si adeguerà (con ogni verosimiglianza) ai criteri enunciati dalla corte di Cassazione sull’individuazione dei presupposti del tributo. Esemplificazioni riguarderanno le ipotesi in cui i contribuenti non devono l’imposta. Dall’udienza svoltasi in Cassazione lo scorso 30 maggio su “numerosi casi” attinenti all’Irap, è emerso che i 350 fascicoli discussi, non presentando elementi di novità, sono stati decisi in camera di consiglio. Tra essi, i due casi controversi – quelli dell’agente di commercio e dell’unico dipendente – sono ancora “sub iudice, perché si è profilato un contrasto di giurisprudenza”, spiega il presidente della sezione Tributaria della Corte e del collegio giudicante di quel giorno. Le conclusioni illustrate dalla Corte cui sembra si adeguerà il Fisco sono che l’autonoma organizzazione ricorre quando il contribuente é il responsabile dell’organizzazione e che, assodato che egli non sia dipendente, per ritenersi organizzato deve utilizzare “beni strumentali eccedenti, secondo l’ “id quod plerumque accidit” (il minimo indispensabile per esercitare l’attività in assenza di organizzazione), o avvalersi “in modo non occasionale di lavoro altrui”.