Incorporante risponde per incorporata

Pubblicato il 18 marzo 2016

Fusioni con trasferimento sanzioni

Nell’ipotesi di fusione con incorporazione di una società responsabile di illeciti amministrativi si determina il trasferimento della responsabilità amministrativa alla società incorporante.

Ciò alla luce della normativa contenuta nella direttiva 78/855 relativa alle fusioni delle società per azioni, alla quale i sistemi nazionali degli Stati membri devono uniformarsi.

Se non si dovesse riconoscere detto trasferimento, l’interesse dello Stato alla repressione non sarebbe protetto e la fusione costituirebbe il mezzo per eludere le conseguenze delle infrazioni eventualmente commesse a danno del Paese membro interessato.

L’imputazione della responsabilità all’ente risultante dalla fusione per incorporazione discende, ineludibilmente, non solo dall’esigenza della effettività della risposta sanzionatoria pattiziamente imposta in tema di lotta alla criminalità d’impresa, ma anche dai principi comunitari in tema di riorganizzazione degli enti.

Fusione vicenda solo modificativa

E’ quanto ribadito dai giudici della Corte di cassazione nel testo della sentenza n. 11442 depositata il 17 marzo 2016, riprendendo la pronuncia resa dalla Corte di Giustizia Ue relativamente alla causa C-343/13 (sentenza del 5 marzo 2015).

Nel testo della decisione, la Suprema corte ha altresì sottolineato, come il legislatore delegato nazionale, nel novellare con il Decreto legislativo n. 6/2003 la normativa in materia di fusioni, abbia avvalorato la tesi secondo la quale la fusione medesima costituirebbe una vicenda non già estintiva bensì modificativa delle società partecipanti all’operazione.

In tal modo, è stata data piena applicazione alla citata direttiva 78/855 che aveva individuato nella “continuità” il tratto caratterizzante il fenomeno della fusione.

Confermata responsabilità ex 231 incorporante

Nella vicenda in esame, la Corte di legittimità ha confermato la decisione con cui la Corte d’appello di Milano aveva dichiarato una Spa responsabile dell’illecito amministrativo ex Decreto legislativo n. 231/2001, in relazione alla commissione del reato di corruzione internazionale contestato agli amministratori di altra società, incorporata nella prima a seguito di fusione.

Nei confronti della Spa, in particolare, era stata applicata un’ingente sanzione amministrativa pecuniaria, nonché la confisca, per equivalente, dell’importo del profitto del reato.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Porti - Accordo di rinnovo del 18/11/2024

22/11/2024

CCNL Comunicazione artigianato - Ipotesi di accordo del 18/11/2024

22/11/2024

Ccnl Porti. Rinnovo

22/11/2024

Comunicazione artigianato. Rinnovo

22/11/2024

CCNL Terziario Confesercenti - Accordo integrativo del 4/11/2024

22/11/2024

Società di ingegneria: validi i contratti con soggetti privati post 1997

22/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy