Stretta sulle incompatibilità per amministratori giudiziari e curatori fallimentari. Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 16 maggio 2018, ha approvato in via definitiva due decreti legislativi di attuazione della legge 17 ottobre 2017, n. 161, riguardante modifiche al Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate.
Con il primo decreto, approvato su proposta del Ministro della giustizia Andrea Orlando, viene disciplinato il regime delle incompatibilità degli amministratori giudiziari, dei loro coadiutori, dei curatori fallimentari e degli altri organi delle procedure concorsuali.
Nell specifico, il provvedimento ha delineato nuovi criteri di incompatibilità:
Il secondo decreto, approvato in attuazione dell’articolo 34 della legge 17 ottobre 2017, n. 161, contiene disposizioni dirette a tutelare il lavoro nelle imprese sequestrate e confiscate sottoposte ad amministrazione giudiziaria, al fine di far emergere il lavoro irregolare, e contrastare l’intermediazione illecita nonché lo sfruttamento del lavoro.
Il disegno è quello di sostenere la continuazione o la ripresa dell’attività delle imprese sequestrate e confiscate sottoposte ad amministrazione giudiziaria: in concreto, quindi, offrire un’opportunità concreta di lavoro e favorire il mantenimento e lo sviluppo delle professionalità acquisite, evitando che aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata siano destinate a fallire, con conseguenti rilevanti costi economici e sociali.
Le misure previste riguardano:
Si segnala, inoltre, la previsione di particolari regole in materia di Durc a valere per le imprese sequestrate e confiscate e di opponibilità dei provvedimenti sanzionatori in materia di lavoro e di legislazione sociale.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".