Gli ultimi chiarimenti del Fisco in merito al trattamento fiscale delle spese per vitto e alloggio sono stati offerti attraverso i quesiti (riportati con le relative risposte già nell’edizione di ieri) posti dal Sole 24 Ore all’agenzia delle Entrate. Una semplificazione dei compiti per gli esercenti che forniscono i servizi viene dalle disposizioni in merito alla fattura per la quale si chiarisce che:
- ai fini della detrazione Iva i dipendenti e i professionisti dovranno ottenere dall’esercente una fattura intestata a colui che può esercitare la detrazione stessa;
- ai fini della deducibilità dal reddito non sarà necessario includere in fattura i dati di tutti i fruitori degli specifici servizi, ma sarà possibile inserirli in una nota a parte.
Tali regole permettono ad esempio al ristoratore di rilasciare al dipendente in trasferta un’unica fattura per tutti i commensali (colleghi, clienti e fornitori), e non una fattura ogni commensale, senza dover indicare i dati di tutti, poiché sarà lo stesso dipendente a poterlo fare in un secondo momento riportando in una nota a parte gli elementi rilevanti per il datore di lavoro.
Per quanto riguarda la gestione dei prepagati viene evidenziata la necessità di rivedere il meccanismo interpretativo contenuto nella circolare 28/E/06, dopo le modifiche dell’articolo 54 del Tuir operate dagli ultimi interventi legislativi e di prassi. In proposito vengono ipotizzate le soluzioni adottabili secondo canoni corretti sotto il profilo Iva.
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