Per avvalersi del “Bonus energia fonti rinnovabili” arrivano le istruzioni dal Mef con decreto del 6 maggio 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 17 giugno.
La misura agevolatrice è stata inserita nella legge di bilancio 2022 (n. 234/2021) e stabilisce che ai contribuenti persone fisiche è riconosciuto un credito d'imposta per le spese documentate relative all'installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.
Per il 2022 è stato posto il limite massimo complessivo di 3 milioni di euro.
L’attuazione della disposizione è avvenuta con decreto del ministero dell'Economia e delle Finanze datato 6 maggio 2022.
L’agevolazione è rivolta alle persone fisiche che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, sostengono spese documentate relative all'installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto di cui all'art. 25-bis, Dl n. 91/2014, convertito.
Gli interessati al credito d’imposta sono tenuti ad inoltrare un’istanza apposita, per via telematica, all’Agenzia delle Entrate seguendo le indicazioni che saranno fornite da provvedimento della stessa Agenzia, da emanarsi entro 90 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto attuativo.
Nella domanda dovrà essere inserito l'importo della spesa agevolabile sostenuta nell'anno 2022 per l'installazione dei sistemi di accumulo in parola.
Il decreto Mef del 6 maggio 2022 rende noto che sarà l’Agenzia delle Entrate, sulla base del rapporto tra l'ammontare delle risorse stanziate (3 milioni per il 2022) e l'ammontare complessivo delle spese agevolabili indicate nelle istanze inoltrate, a determinare la percentuale del credito d’imposta di cui fruire.
Tale credito d'imposta, si specifica, non è cumulabile con altre agevolazioni di natura fiscale aventi ad oggetto le medesime spese.
Il bonus in discorso può essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta nel quale sono state sostenute le spese agevolabili, in diminuzione delle imposte dovute.
L'eventuale credito non utilizzato potrà essere fruito nei periodi di imposta successivi.
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