I cittadini che possiedono un immobile occupato abusivamente e di cui, quindi, non possono fruirne, non sono tenuti a pagare l’Imu, l’imposta municipale sugli immobili. Lo prevede l’articolo 1, comma 81, della legge di Bilancio 2023 (legge n. 197/2022).
Si tratta di una novità prevista a partire dal 2023.
Va detto che il legislatore ha trasferito in norma alcuni dettati giurisprudenziali ai sensi dei quali sarebbe incostituzionale richiedere il pagamento del tributo se il proprietario dell'immobile non possa utilizzare lo stesso e non possa trarne i frutti, in caso di utilizzo illegale da parte di terzi.
Il punto nodale è che il pagamento dell’Imu è connesso non alla proprietà del bene bensì al suo possesso; pertanto chi si trova ad avere un immobile occupato illegalmente non può direttamente goderne.
Il contribuente che si trova nello stato di non poter entrare nella sua proprietà in quanto occupata illegalmente è esentato dal pagare l’Imu a patto che:
o
Ai sensi del codice penale, la querela va effettuata entro tre mesi “dal giorno della notizia del fatto che costituisce il reato”.
In aggiunta, chi intende avvalersi dell’esenzione è tenuto comunicare al Comune interessato – secondo modalità che saranno definite con apposito decreto – di trovarsi nella situazione prospettata. Altresì, al medesimo Comune va anche resa nota la liberazione dell’immobile dagli occupanti abusivi.
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