Il Governo Renzi approva l’Investment Compact

Pubblicato il 21 gennaio 2015 Approvato nel Consiglio dei ministri del 20 gennaio 2015, sotto la presidenza del premier Renzi, un decreto legge contenente disposizioni urgenti per il sistema bancario e gli investimenti.

Si tratta del cosiddetto “Investment Compact”, ossia un piano da tempo allo studio del Governo che ha come finalità quella di rassicurare i grandi investitori, soprattutto esteri, e favorire lo sviluppo delle PMI innovative. Il programma è, infatti, volto ad avviare investimenti e nuove aziende, a far rientrare i cervelli in fuga dal nostro Paese, ad estendere il fondo garanzia gestito dal Ministero dello sviluppo economico, ecc.. Tutto con regole certe, costi praticamente azzerati ed un allettante pacchetto di investimenti, così da rassicurare gli investitori interni e stranieri sulla bontà dei grandi investimenti produttivi del nostro Paese.

La versione del decreto approvato dal Cdm del 20 gennaio risulta “ leggera” rispetto alle intenzioni originarie. Esso, comunque, ricomprende alcune misure molto attese come, per esempio, quelle riguardanti la Newco, il regime speciale a sostegno delle Pmi innovative, i finanziamenti alle imprese da parte della Sace e di fondi istituzionali esteri, la tassazione agevolata dei redditi derivanti dai beni immateriali e marchi (la Patent box introdotta dalla Legge di Stabilità 2015) e l’estensione delle agevolazioni della “Sabatini bis”.

Newco

Si tratta di una la Spa pensata per il rilancio delle imprese industriali. L’obiettivo è quello di promuovere l’istituzione di una società per azioni per la patrimonializzazione e la ristrutturazione delle imprese italiane. Essa, infatti, dovrebbe rivolgersi prevalentemente a quelle realtà industriali che nonostante temporanei squilibri patrimoniali e/o finanziari sono caratterizzate da adeguate prospettive industriali e di mercato, procedendo con l’affitto o la gestione di aziende, rami di aziende o siti produttivi.

Il capitale dovrà essere sottoscritto da investitori istituzionali e professionali che possono essere sia partner pubblici (vedi Cassa depositi e prestiti) che privati, con emissione di diverse categorie di azioni.

La Newco dovrebbe avere la durata di 7 anni, prorogabile a 10, per cedere le partecipazioni o gli asset acquisiti e nel frattempo dovrebbe distribuire almeno i due terzi degli utili prodotti.

Riforma banche popolari

A sorpresa entra nel decreto varato dal Governo anche un pacchetto di misure rivolte alle Banche popolari di dimensioni minori e alle Banche di credito cooperativo.

Nello specifico, 10 istituti con attivi superiori a 8 miliardi vengono trasformate in Spa e viene abolito il voto capitario. Le banche interessate avranno 18 mesi per adeguarsi alle nuove regole.

Credito

Altre misure riguardanti il settore del credito prevedono che l'erogazione del credito non sarà più esclusivo delle banche, tanto che le imprese potranno ora liberamente scegliere il canale di finanziamento a loro più adatto.

Conti correnti

Si alleggerisce la portabilità dei conti correnti. Gli istituti bancari e i prestatori di servizi di pagamento, in caso di trasferimento di un conto di pagamento, sono tenuti a darne corso, senza oneri o spese di portabilità a carico del cliente, entro termini predefiniti. La trasferibilità si applica ai soli conti di pagamento. In caso di mancato rispetto dei termini, l’istituto bancario o il prestatore di servizi di pagamento risarcisce il cliente in misura proporzionale al ritardo e alla disponibilità esistente sul conto di pagamento al momento della richiesta di trasferimento.
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