Il decreto Bollette è legge grazie all’approvazione definitiva, in seconda lettura, dell’Aula del Senato: con 99 voti favorevoli, 54 contrari e 2 astensioni, giovedì 25 maggio, infatti, è stata rinnovata la fiducia al Governo, approvando definitivamente il testo del Ddl di conversione del decreto legge n. 34/2023, già licenziato dalla Camera.
Le disposizioni del provvedimento entrano in vigore il 30 maggio 2023.
Il provvedimento ha un valore complessivo per oltre 4,8 miliardi, da ripartire su tre fronti principali:
Vediamo quali sono le principali novità entrate nel testo definitivo del provvedimento
Come detto il capitolo principale di spesa del provvedimento è quello dedicato a fronteggiare il cosiddetto caro-bollette, prevedendo una serie di norme per il sostegno a famiglie e imprese per far fronte al rincaro dei prezzi di energia elettrica e gas naturale.
Il provvedimento, quindi, tra le sue misure prevede:
Analogamente, durante l’iter di conversione in legge è stato anche incrementato di 10 milioni di euro, da 25 a 35, per l’anno 2023, il “Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano”.
Inoltre, sono stati specificati più in dettaglio gli interventi finalizzati al risparmio energetico relativamente ai quali è stato autorizzato il cumulo tra agevolazione fiscale e contributo regionale (ovvero delle province autonome di Trento e Bolzano), qualora consentito dalle norme che regolano quest’ultimo, fermo restando che la somma dei due benefici non deve superare il 100% della spesa ammissibile all’agevolazione o al contributo.
Una specifica agevolazione viene riconosciuta alle start up innovative che sono impegnate in attività di ricerca e sviluppo finalizzate a creare soluzioni innovative per realizzare strumenti e servizi tecnologici avanzati che garantiscano la sostenibilità ambientale e la riduzione dei consumi energetici.
NOTA BENE: L’agevolazione è riservata alle start up innovative costituite a decorrere dal 1° gennaio 2020 e operanti nei settori dell’ambiente, dell’energia da fonti rinnovabili e della sanità.
Tale misura, per il solo anno 2023, è finanziata con due milioni di euro.
Il beneficio consiste in un credito d’imposta, fino a un importo massimo di 200mila euro, in misura non superiore al 20% delle spese sostenute, da utilizzare esclusivamente in compensazione.
Il bonus deve, poi, essere esposto nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale è riconosciuto e in quelle dei periodi d’imposta successivi, fino a quando se ne conclude l’utilizzo.
Si ricorda che un capitolo ad hoc del provvedimento è destinato alla proroga dei termini di alcuni istituti contenuti nella cosiddetta Tregua fiscale, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 nonché l'estensione di alcune misure.
Le disposizioni approvate vanno:
NOTA BENE: Per accedere alla regolarizzazione, la notifica della cartella di pagamento deve essere precedente all'entrata in vigore della legge di bilancio 2023 che ha introdotto l'istituto.
Da ricordare, inoltre, che durante l’iter di conversione in legge è stata introdotta una specifica disciplina che consente di estendere la Tregua fiscale anche agli importi non riscossi dei Comuni e degli altri enti locali.
Approvata, infatti, una specifica disciplina che consente agli enti territoriali, qualora si avvalgano della riscossione diretta delle proprie entrate o affidino tale servizio a soggetti privati, di applicare alcuni istituti deflativi del contenzioso disciplinati dalla legge di bilancio 2023, e cioè lo stralcio dei debiti fino a mille euro e la definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della riscossione.
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