I risultati del 30° Congresso nazionale forense
Pubblicato il 28 novembre 2010
Il 30° Congresso nazionale forense si è concluso con l'approvazione di alcune mozioni sui temi di attuale maggiore interesse per la categoria.
In particolare, in materia di conciliazione, l'avvocatura si è ritrovata compatta nella richiesta di soppressione dell'obbligatorietà, di riapertura del tavolo di confronto, di rinvio dell'entrata in vigore del nuovo sistema di mediazione comunque facoltativa, di vincolo della difesa tecnica. Sul regolamento per le specializzazioni recentemente approvato dal Cnf, le varie anime della categoria professionale si sono a lungo dibattute fino a giungere alla conclusione della richiesta al Cnf del ritiro del provvedimento. I professionisti legali si sono inoltre detti contrari ai progetti annunciati nei giorni scorsi dal Governo per lo snellimento degli arretrati di giustizia. Favorevoli, per contro, alla richiesta di potenziare il processo telematico.
Al Congresso degli avvocati è intervenuto anche il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi, il quale ha aderito alle istanze sollevate dal presidente della Cassa forense Marco Ubertini, sulla necessità dell'ampliamento del raggio d'azione degli enti privati. Per Sacconi, a seguito dei grandi cambiamenti dei mercati finanziari sarà necessario rafforzare i modelli di protezione sociale dei professionisti con garanzie di sostenibilità, adeguatezza e polifunzionalità.
Il ministro ha anche reso nota la possibilità dell'attuazione di un sistema fiscale più favorevole ai professionisti proseguendo il percorso di dialogo intrapreso. A breve la convocazione di un tavolo di discussione con le Casse previdenziali dei professionisti.