I chiarimenti delle Entrate al circuito Map
Pubblicato il 05 giugno 2010
Durante l’evento Map-Sole 24 Ore, che si è tenuto in data 3 giugno 2010, l’agenzia delle Entrate ha chiarito alcune situazioni particolari in tema di reddito d’impresa e di lavoro autonomo.
Di seguito i principali argomenti trattati dai tecnici delle Entrate.
Lavoro autonomo. La determinazione del reddito degli esercenti arti o professioni si effettua con il criterio di cassa, cioè vengono presi in considerazione solo i compensi incassati e le spese sostenute nello stesso periodo d’imposta. Dunque, particolare attenzione deve essere posta nel caso di assegni o bonifici. L’incasso mediante questi due sistemi di pagamento è quello del relativo accredito, cioè la data in cui la somma è resa disponibile, cosa che non coincide perfettamente con l’identificazione del giorno in cui la somma diventa spendibile.
Nel caso di riaddebito di costi comuni sostenuti dal professionista anche per altri soggetti, le Entrate specificano che esso non costituisce compenso tipico dell’attività professionale. Cioè, il suddetto riaddebito non rileva come componente positivo di reddito per il professionista che lo riceve e, in quanto tale, non va dichiarato nel quadro Re di Unico 2010. I riaddebiti, invece, costituiscono un costo nell’esercizio dell’attività di lavoro autonomo che può essere deducibile, in base al principio di cassa, per il soggetto che lo rimborsa.
Immobili. Sono stati chiariti molti dubbi riguardanti l’indeducibilità delle aree su cui sono stati costruiti gli immobili, sia per le imprese che per i lavoratori autonomi. Nello specifico, è stato confermato che in presenza di acquisizione di un fabbricato strumentale con contratto di locazione finanziaria, la quota riferibile al terreno di pertinenza è da considerarsi indeducibile anche ai fini Irap. Di fronte ad un’operazione di “lease back” che genera una minusvalenza a valore di mercato e che viene imputata a conto economico, l’Agenzia ribadisce la possibilità di una loro deducibilità nell’esercizio di competenza o in modalità rateizzata, tenendo conto della durata del contratto di locazione, in base a quanto disposto dai principi contabili nazionali.
Interessi passivi. Sull’argomento l’agenzia delle Entrate si è espressa ribadendo che gli interessi passivi commerciali, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 96 del Tuir, sono deducibili integralmente solo se l’ammontare degli stessi risulta inferiore al 30% del rol. Il problema maggiore da considerare in questo caso è verificare quale tipologia di interesse concorre alla determinazione della suddetta soglia.