L’obbligo di Green pass sui luoghi di lavoro ci sarà. È quanto emerso dall’incontro tra il Premier Mario Draghi e i segretari generali di Cgil, Maurizio Landini, di Uil, Paolo Bombardieri e il segretario confederale di Cisl, Angelo Colombini, a cui hanno partecipato anche i Ministri Andrea Orlando, Roberto Speranza, Giancarlo Giorgetti e Renato Brunetta.
Alla riunione Draghi ha annunciato di voler estendere in tutti i luoghi di lavoro, pubblici e privati, l’obbligo della certificazione verde. Dunque, chiunque si rechi al lavoro – fabbrica, ufficio, cantiere od altro – dovrà esibire il Green pass.
L’obbligatorietà dovrebbe scattare circa tra un mese, per dare la possibilità a quanti non siano vaccinati di provvedere. È questo l’intento del Governo: spingere la platea di cittadini ancora sprovvisti di vaccino a farlo per raggiungere, a fine ottobre, la percentuale di immunizzati over 12 del 90%.
L’ufficialità dovrebbe arrivare oggi, 16 settembre 2021, quando si terrà il Consiglio dei Ministri, convocato alle ore 16.00. La riunione sarà preceduta da una cabina di regia.
Cosa succederà se il lavoratore è sprovvisto di certificazione? La conseguenza potrebbe essere quella vigente al momento per il settore della scuola: sospensione dal lavoro e della retribuzione. Esclusa qualsiasi ipotesi di licenziamento.
Ci sarà, poi, da affrontare il nodo controlli: come e chi li dovrà eseguire? Possibile l’utilizzo dell’App oggi impiegata per l’ingresso in palestra, al ristorante al chiuso o nei trasporti.
Alla notizia dell’introduzione dell’obbligo di certificazione verde per tutti lavoratori, pubblici e privati, è arrivata la proposta dei sindacati di introdurre in via transitoria, finché dura lo stato d’emergenza, il tampone gratuito per tutti i lavoratori.
La richiesta non trova riscontro nei componenti del Governo: si obietta che il tampone gratuito avrebbe un effetto deterrente su coloro non intenzionati a vaccinarsi, sapendo di poter eseguire il tampone gratuitamente tutte le volte che necessita per entrare al lavoro. I sindacati hanno ribattuto che se si richiede il Green pass obbligatorio per accedere al lavoro, non è giusto che il costo sia sobbarcato dai lavoratori stessi.
È possibile che la questione possa essere oggetto di trattazione nel CDM di oggi.
Intanto sul primo DL Green pass – n. 105/2021 – il Senato ha dato l’approvazione alla questione di fiducia posta dal Governo, con 189 voti favorevoli, 32 contrari e due astensioni.
Il provvedimento, contenente anche la proroga fino al 31 dicembre 2021 dello stato di emergenza nazionale, ha previsto l’obbligo di Green pass per l’accesso ai ristoranti al chiuso, agli spettacoli, alle competizioni sportive, ai musei e mostre, piscine e palestre, sagre e fiere, convegni e congressi, ai centri termali e culturali, sale gioco e sale scommesse.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".