Graduatorie dei Tribunali al vaglio del Guardasigilli
Pubblicato il 19 aprile 2010
Il Ministero della Giustizia, a mezzo della Direzione Generale di Statistica, ha condotto uno studio per la definizione di graduatorie di prestazione degli Uffici Giudiziari distinte per settore civile e penale e di graduatorie sintetiche dei carichi medi dei Magistrati per Ufficio Giudiziario. Lo studio, il cui periodo di riferimento è il quinquennio 2004-2008, si basa su due indici di ricambio dei “sopravvenuti” che misurano il tasso di smaltimento dei procedimenti ogni 100 nuove iscrizioni pervenute, un indice di variazione percentuale dei procedimenti pendenti tra il 2004 e il 2008, due indici di carico di lavoro dei sopravvenuti in materia civile e penale e due indici di produttività in materia civile e penale.
In linea di massima, dalle graduatorie stilate si può desumere che nei vari tribunali il numero dei procedimenti che viene chiuso ogni anno è molto vicino a quello dei nuovi procedimenti; i problemi sorgono con riferimento all'arretrato che, invece, continua a crescere.
Il Guardasigilli, Angelino Alfano, ha commentato tali dati sottolineando le sensibili differenze tra risorse e performance dei vari uffici giudiziari. Secondo il ministro della Giustizia, per lo smaltimento dell'arretrato non è sufficiente la messa a disposizione di maggiori fondi, risultando, per contro, indispensabile la predisposizione di modelli organizzativi che creino efficienza. “I vertici degli uffici giudiziari” afferma Alfano “devono essere bravi magistrati e al tempo stesso abili organizzatori di uomini e di mezzi. Il ministero, in quest'ottica, svolge un'attenta e puntuale azione di monitoraggio e di controllo della spesa, mirata a individuare e diffondere le migliori pratiche gestionali”.