Gestione separata Incrocio dati

Pubblicato il 03 febbraio 2017

L’INPS ha avviato un’operazione di controllo incrociato dei dati trasmessi con le denunce mensili (UniEmens) e quanto dichiarato agli uffici finanziari con il modello fiscale 770 da parte delle aziende obbligate alla contribuzione alla Gestione separata.

A seguito del controllo del modello 770 e dell’incrocio dei dati nello stesso esposti con quelli presenti nelle corrispondenti denunce mensili per singolo anno, in presenza di differenza contributiva a debito, è stata emessa una comunicazione con cui è stata quantificata la contribuzione dovuta e le relative sanzioni.

Il calcolo del contributo dovuto, essendo su base annua, è stato quantificato al 31 dicembre dell’anno di imposta interessato e per il calcolo delle sanzioni civili, come “data inizio calcolo”, è stato considerato il 16 febbraio dell’anno successivo.

Dal messaggio INPS n. 464 del 31 gennaio 2017 si apprende che la comunicazione riporta anche il dovuto per l’anno e le modalità di pagamento sia per le aziende committenti private - modello F24 - sia per le Amministrazioni pubbliche che versano tramite mandato di tesoreria o F24EP.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Artigiani e commercianti: come avere la riduzione contributiva per i nuovi iscritti

28/04/2025

Precompilata 2025, modello 730 e Redditi online dal 30 aprile

28/04/2025

Dirigenti PMI: come e quando versare i contributi a Previndapi

28/04/2025

IVA e prestazioni di servizi: obbligo di fattura all’esecuzione, non al pagamento

28/04/2025

Avvocati: compensazione gratuito patrocinio - contributi

28/04/2025

Rottamazione-quater: ultimi giorni per essere riammessi

28/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy