Un primo presidio contro le frodi intracomunitarie nella compravendita di auto e motoveicoli è stato introdotto con il Decreto Legge n. 262/2006 (Legge n. 286/2006), che ha previsto l’obbligo di versamento dell’IVA con modello “F24 Versamenti con elementi identificativi” per la successiva immatricolazione di veicoli di provenienza intracomunitaria.
Tuttavia, il Fisco ha constatato negli anni criticità derivanti dall’utilizzo improprio e fraudolento delle deroghe previste nel sistema di assolvimento dell’Iva appena citato.
Così, nel 2019 il Decreto Legge n. 124 (Legge n. 157/2019) ha esteso agli acquisti effettuati da soggetti privati che non realizzano una transazione assimilabile agli acquisti intracomunitari, il controllo preventivo sulla sussistenza delle condizioni derogatorie al versamento dell’Iva con il modello “F24 Versamenti con elementi identificativi” (F24 Elide), propedeutico alla successiva immatricolazione.
Pertanto, allo stato tutte le fattispecie che derogano alla corresponsione “F24 Versamenti con elementi identificativi” sono oggetto di una preventiva verifica da parte dell’Agenzia delle entrate.
Il provvedimento n. 265336 del 17 luglio 2020 fissa ora modalità e termini delle verifiche che gli uffici delle Entrate devono effettuare in tutte le ipotesi in cui non è previsto versamento dell’IVA con il modello “F24 Versamenti con elementi identificativi”.
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