Il 24 marzo 2021, alla presenza del Ministro del Lavoro, è stato sottoscritto il protocollo quadro sperimentale contro il caporalato e l’intermediazione illecita nel settore del food delivery.
In considerazione dello sviluppo sempre più marcato del settore e dei forti rischi di intermediazione illecita, nonché della progressiva evoluzione dei profili giuslavoristici, le parti sociali hanno inteso definire un protocollo sperimentale idoneo a tutelare la libertà e la dignità dei lavoratori del settore definendo azioni di contrasto e prevenzione sui rischi derivanti dai fenomeni interpositori e dal caporalato.
Entro il termine di sei mesi dalla stipula del protocollo, le società aderenti all’associazione datoriale firmataria dovranno adottare modelli organizzativi ai sensi del D. Lgs. 231/2001 e un codice etico oggetto di sottoscrizione delle medesime parti sindacali.
In particolare, il predetto modello MOGC 231 dovrà essere incentrato nel prevenire, rilevare e sanzionare condotte derivanti da illeciti aziendali collegabili al reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro di cui all’art. 603-bis, Codice Penale.
Auspicando azioni da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali volte ad indentificare piattaforme operanti nel settore e da società terze eventualmente autorizzate ad operare per conto di piattaforme, nell’attesa della definizione di un albo nazionale, Assodelivery e le società rappresentate procederanno alla creazione di un proprio registro, impegnandosi a non ricorrere a società terze al fine di proporre la consegna degli ordini.
Altresì, le medesime società assicureranno che le società terze inserite nei propri albi o registri posseggano i requisiti di onorabilità e legalità, anche avvalendosi del supporto dei propri Organismi di Vigilanza.
Un rappresentante di ogni società aderente ad Assodelivery, tra i componenti del proprio Organismo di Vigilanza, comporrà l’Organismo di Garanzia, avente lo scopo di vigilare, in posizione di terzietà, sulle dinamiche lavorative dei riders.
Con cadenza trimestrale, il predetto organismo comunicherà alle società aderenti i dati anomali rilevati con l’avvertimento che, al superamento di specifiche soglie di allarme, si procederà alla segnalazione presso la Procura della Repubblica.
Le organizzazioni sindacali dei lavoratori si impegneranno a segnalare all’Organismo di Garanzia condotte anomale o potenzialmente illegali in ordine al ricorso a forme illecite di intermediazione, sfruttamento e caporalato.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".