L’ANPAL ha reso noto che il Fondo Nuove Competenze, istituito con il DL Rilancio e ribadito dal DL agosto, è pronto a partire con una dotazione di ben 730 milioni di euro per il biennio 2020 – 2021 a valere sul Programma Operativo Nazionale Sistemi di Politiche Attive per l’Occupazione.
Il Ministro Catalfo ha, infatti, dato notizia di aver firmato e trasmesso al Mef il Decreto Interministeriale che istituisce il Fondo Nuove Competenze.
I datori di lavoro del settore privato interessati (indipendentemente dal settore cui appartengono e dalla loro dimensione) devono stipulare accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati alla riqualificazione del lavoratore entro il 31 dicembre 2020.
Infatti, l'attivazione delle risorse previste dal Fondo, è subordinata alla sottoscrizione di specifiche intese tra le Parti che prevedano:
Il numero massimo di ore da destinare allo sviluppo delle competenze per ciascun lavoratore è fissato in 250 ore.
Il Decreto prevede che le attività di sviluppo delle competenze si debbano concludere entro 90 giorni dalla data di approvazione della domanda da parte di ANPAL.
Il predetto termine è elevato a 120 giorni nei casi in cui partecipino al Fondo i Fondi Paritetici Interprofessionali.
E’, inoltre, previsto, che in coerenza con gli indirizzi italiani e comunitari in materia di innalzamento dei livelli di competenze degli adulti, il progetto debba dare evidenza:
Spetterà ad ANPAL erogare il contributo con cadenza trimestrale tramite l’INPS nei limiti dell’importo massimo riconosciuto, e la stessa Agenzia, in qualità di soggetto responsabile dell’operazione nel suo complesso, dovrà svolgere a conclusione dell’intervento, controlli di corrispondenza tra il contributo erogato e la quantificazione effettiva del costo del personale in apprendimento nonché comunicare attraverso apposito monitoraggio eventuali scostamenti.
Laddove l’Agenzia rilevasse degli scostamenti tra le due grandezze sarà attivato, con la collaborazione di INPS, il recupero delle somme indebitamente erogate.
Un’altra alternativa al ricorso agli ammortizzatori sociali che interviene in questo momento di grave crisi economica e produttiva: un investimento in capitale umano che le imprese, le quali vogliono adeguarsi a nuovi modelli organizzativi e produttivi, dovranno valutare con attenzione.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".