Filtro in appello all’esame del Cdm

Pubblicato il 15 giugno 2012 Il Governo, nel corso della seduta del 15 giugno, esaminerà, tra gli altri provvedimenti, il cosiddetto Decreto-legge “Sviluppo” contenente misure urgenti per la crescita del Paese. Il decreto, tra gli altri interventi, contiene un pacchetto di misure volte alla modifica del processo civile.

Nel dettaglio, viene introdotto, per la fase di appello, un filtro di ammissibilità con cui valutare, in via preliminare rispetto alla trattazione dell’appello, la non ragionevole fondatezza del gravame. Escluse dal filtro le controversie per le quali è previsto l'intervento obbligatorio del pubblico ministero. L’ordinanza che dispone l’eventuale inammissibilità dell’appello potrà, comunque, essere impugnata dinanzi alla Cassazione per motivazione inesistente o apparente.

Modifiche in vista anche per quel che riguarda il procedimento per il riconoscimento degli indennizzi ai sensi della Legge Pinto: al fine del contenimento dei costi, le nuove misure prevedono la proposizione della domanda secondo un meccanismo simile a quello del procedimento monitorio per decreto ingiuntivo; in particolare, una volta proposto ricorso dinanzi al presidente della Corte d’appello, la causa viene decisa con decreto sulla base dei documenti depositati dal ricorrente. Vengono precisati ed individuati sia il termine di durata ragionevole del processo che l'ammontare dell'indennizzo spettante per ciascun anno.
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