Dal 5 novembre 2018 gli intermediari abilitati, che hanno presentato per i propri clienti la dichiarazione Iva nel 2018, hanno a disposizione un servizio per agevolare il conferimento delle deleghe, al fine di ottenere l’abilitazione ai servizi relativi alla fattura elettronica offerti dall’Agenzia delle Entrate nell’area del proprio sito web “fatture e corrispettivi”.
Queste nuove modalità di conferimento/revoca delle deleghe per l’utilizzo dei servizi di fatturazione elettronica sono state disposte con il provvedimento direttoriale n. prot. 291241/2018.
Il provvedimento prevede due modalità di invio della comunicazione telematica contenente i dati delle deleghe conferite agli intermediari, ai fini dell’attivazione automatica delle stesse:
invio massivo, che appunto è attivo dal 5 novembre 2018;
Per gli intermediari abilitati che non hanno presentato la dichiarazione Iva nel 2018, invece, sarà possibile sempre l’invio online puntuale, con una procedura specifica che consentirà l’invio della delega via Pec.
Gli intermediari, per i quali la procedura di comunicazione massiva delle deleghe è già attiva, per fornire ai propri clienti un sevizio di fattura elettronica corretto devono, in primo luogo, ricevere dagli stessi clienti una delega specifica (diversa da quella prevista per il Cassetto fiscale), che gli consente di operare per loro conto nell’area riservata alle partite Iva dell’Agenzia delle Entrate denominata “fattura e corrispettivi”.
Per ottenere la delega si devono seguire 4 passaggi.
Rilascio della delega da parte del cliente - Il cliente rilascia all'intermediario abilitato la delega per i servizi di fatturazione elettronica. Tale delega è concessa su uno specifico modulo per il conferimento/revoca della delega ai servizi di fatturazione elettronica, approvato sempre con il provvedimento del 5 novembre 2018. In allegato al modulo vi deve essere il documento d’identità del delegante.
Registro cronologico delle deleghe – Deve essere predisposto un registro cronologico delle deleghe. I documenti acquisiti, che vanno numerati e annotati puntualmente ogni giorno, devono contenere: il numero progressivo e la data della delega; il codice fiscale e i dati anagrafici/denominazione del delegante; gli estremi del documento di identità del sottoscrittore della delega/revoca. La predisposizione del registro cronologico implica la conservazione dei singoli moduli e dei relativi documenti d’identità per un controllo successivo da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Dati essenziali per attivare la delega - Al fine di dimostrare all’Agenzia delle Entrate che la delega è stata realmente conferita, l’intermediario deve individuare una serie di dati essenziali da trasmettere all’Agenzia stessa. Si tratta di:
• dati dichiarativi (volume d'affari, Iva dovuta e Iva a credito);
• servizi delegati e durata della delega;
• data e numero cronologico della delega;
• dichiarazione sostitutiva di atto notorio del delegato.
Comunicazione telematica della delega – Una volta ottenuta la delega, l’intermediario deve trasmetterla all’Agenzia delle Entrate entro 90 giorni dalla sottoscrizione del modulo da parte del cliente. Per evitare lo scarto del file, si deve utilizzare il software di controllo fornito dall’Agenzia e verificare prima di inviare il file gli errori bloccanti indicati nelle specifiche tecniche.
Nel provvedimento n. prot. 291241/2018 è espressamente previsto che la delega massiva è efficace entro 2 giorni dal ricevimento della comunicazione telematica da parte dell’Agenzia delle Entrate e, in via automatica, ha durata di 2 anni dalla data di conferimento.
All’indomani del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, i commercialisti sono intervenuti sul nuovo servizio di comunicazione massiva delle deleghe per sottolineare come “anche questa nuova procedura, come spesso purtroppo accaduto in altre occasioni, appare tutt’altro che una semplificazione”.
Marco Cuchel Presidente ANC, in un comunicato che porta la data del 6 novembre, evidenzia come l’applicazione della fattura elettronica (a partire dal 1 gennaio 2019) sarà tutt’altro che semplice e a pagarne il prezzo è sempre il lavoro dei professionisti.
Anche con l’ultimo provvedimento, infatti, l’Agenzia pone a carico del professionista intermediario l’obbligo di tenere ed aggiornare un registro cartaceo dei moduli di delega, che lo stesso professionista presenta per i clienti dai quali è delegato per i servizi di fatturazione elettronica. A ciò, poi, si deve aggiungere anche il fatto che è richiesta l’archiviazione della fotocopia del documento d’identità del singolo delegante.
Una prassi questa che – per i commercialisti – contrasta fortemente con il concetto di modernità a cui l’Amministrazione finanziaria vorrebbe tendere proprio con la nuova fatturazione elettronica.
Conclude così il comunicato dell’ANC: “Non è pensabile che l’Amministrazione Finanziaria continui a non rendersi conto del lavoro dei professionisti, che nel sistema fiscale del Paese è centrale per il rapporto dei cittadini con il fisco. Per questo motivo, l’ANC, pur ribadendo la piena disponibilità della categoria al confronto, continuerà sempre a richiamare l’attenzione sulle situazioni di difficoltà esistenti.”.
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