FATCA e Crs/Dac2. Slitta il termine per la comunicazione delle informazioni relative al 2018

Pubblicato il 27 marzo 2019

L’Agenzia delle Entrate, con due distinti provvedimenti datati 26 marzo 2019, allinea i termini per lo scambio dati tra Amministrazioni fiscali.

I due documenti firmati dal direttore dell'Agenzia, Antonino Maggiore, sanciscono la proroga - dal 30 aprile al 20 giugno 2019 - della scadenza per l’invio da parte degli operatori finanziari (banche, Poste, Sim, Sgr, Oicr, imprese di assicurazione, società fiduciarie e stabili organizzazioni di soggetti esteri) delle comunicazioni FATCA e Crs-Dac2 relative al 2018.

Si tratta dell’obbligo, per gli intermediari finanziari italiani, di comunicare al Fisco i dati relativi ai titolari di conti nel nostro Paese residenti negli Stati aderenti allo standard globale e in Usa, al fine di contrastare l’evasione fiscale internazionale.

Lo slittamento dei termini è stato disposto dei provvedimenti n. prot. 69642/2019 e n. prot. 69618/2019.

FATCA e Crs/Dac2, più tempo per la trasmissione delle informazioni

L’Agenzia delle Entrate - considerata la possibilità di modifiche normative e tecniche alle norme nazionali che hanno seguito la ratifica degli accordi internazionali FATCA (Foreign account tax compliance act) e Crs (Common Reporting Standard) e la direttiva 2014/107/Ue del Consiglio (Dac2), nonché al modulo di validazione messo a disposizione delle istituzioni finanziarie – ha deciso di concedere più tempo agli operatori per trasmettere le comunicazioni relative al 2018, fissando così il nuovo limite per lo scambio di informazioni finanziarie al 20 giugno 2019.

FATCA

Il provvedimento n. 69642 del 26 marzo 2019 riguarda il cosiddetto Foreign account tax compliance act (FATCA), un accordo sottoscritto da Italia e Stati Uniti per contrastare, tramite lo scambio automatico di informazioni finanziarie, l’evasione fiscale realizzata da cittadini statunitensi mediante conti intrattenuti presso istituti finanziari italiani e, viceversa, da residenti italiani attraverso conti aperti presso banche statunitensi.

Il provvedimento dispone che la trasmissione da parte delle istituzioni finanziarie italiane delle informazioni relative all’anno 2018 è effettuata entro il 20 giugno 2019.

Crs e Dac2

Il provvedimento n. 69618 riguarda, invece, il Crs (Common Reporting Standard) e la direttiva 2014/107/Ue del Consiglio (Dac2), che rientrano nell’ambito degli accordi per lo scambio automatico internazionale delle informazioni finanziarie nell’ambito dei Paesi Ocse e dell’Unione europea, finalizzati a contrastare l’evasione fiscale.

La nuova scadenza è per gli operatori finanziari nazionali tenuti a trasmettere le comunicazioni, nel primo caso, ai Paesi Ocse, nel secondo caso, agli Stati membri dell’Unione europea.

L’Agenzia dispone che la trasmissione da parte delle istituzioni finanziarie italiane delle comunicazioni ai fini del Common Reporting Standard (Crs) deve avvenire entro il 20 giugno 2019.

Entrambe le suddette comunicazioni riguardano i dati della persona oggetto della comunicazione e della relativa posizione finanziaria, compresi quelli relativi ad attività detenute per il tramite di “entità non finanziarie passive” oppure società, trust, fondazioni i cui proventi siano costituiti per la maggior parte da “passive income” (dividendi, interessi e royalties).

La proroga si ritiene necessaria per consentire agli operatori:

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