Le novità previste dalla legge di Bilancio in materia di depositi fiscali, secondo le quali l’immissione in consumo dal deposito fiscale o l’estrazione dal deposito di un destinatario registrato della benzina o del gasolio da usare come carburanti per motori è subordinato al versamento dell’Iva con modello F24, senza possibilità di compensazione, trovano pratica attuazione grazie alla risoluzione n. 18/E del 20 febbraio 2018.
Con tale documento di prassi, infatti, l’Agenzia delle Entrate – dopo che con decreto MEF del 13 febbraio 2018 sono state disciplinate le modalità attuative delle disposizioni in oggetto, nonché le modalità di comunicazione telematica ai gestori dei depositi dei dati relativi ai versamenti dell’Imposta sul valore aggiunto - ha istituito il codice tributo «6044», da indicare nel modello F24 Elide, insieme al codice fiscale del gestore del deposito e al relativo codice accisa.
Il suddetto decreto ministeriale ha disposto che il depositario acquisti la ricevuta in originale del versamento ed, inoltre, verifichi il pagamento nel proprio cassetto fiscale, senza nulla specificare in merito alle modalità concrete di presentazione del modello F24, dei dati del depositario da indicare, della sua partita Iva e del riferimento del deposito fiscale, col relativo codice tributo.
La risoluzione n.18/E/2018 ha colmato tale lacuna prevedendo il codice tributo da indicare nel modello F24 ELIDE, assieme al codice fiscale del gestore del deposito e al relativo codice accisa.
Il codice necessario per consentire il versamento dell’Iva, tramite il modello “F24 Versamenti con elementi identificativi” (F24 ELIDE), ai sensi della norma antifrode prevista dalla Legge di bilancio 2018 è il seguente:
- “6044” denominato “Versamento IVA - Immissione in consumo dei prodotti dal deposito fiscale o estrazione dal deposito di un destinatario registrato - art. 1, comma 937, legge n. 205/2017”.
In sede di compilazione del modello “F24 Elide”, tale codice tributo va esposto in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, indicando:
nella sezione “contribuente”, nei campi “codice fiscale” e “dati anagrafici”, il codice fiscale e i dati anagrafici del soggetto per conto del quale è effettuata l’immissione in consumo dal deposito fiscale o l’estrazione dal deposito del destinatario registrato;
nel campo “Codice fiscale del coobbligato, erede, genitore, tutore o curatore fallimentare”, il codice fiscale del gestore del deposito fiscale ovvero del deposito del destinatario registrato unitamente al codice identificativo “64”, da indicare nel campo “codice identificativo” del modello di pagamento.
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