L’esame di stato per diventare avvocato, per il 2023, si svolgerà mediante una prova scritta e una prova orale.
E' quanto prevede un emendamento al testo del Dl n. 51/2023, recante "Disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale" (decreto Omnibus), approvato dalle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio della Camera.
A seguito del via libera in commissione, il disegno di legge di conversione del Decreto è stato approvato dall'aula della Camera il 22 giugno 2023 dopo aver ottenuto l'ok alla questione di fiducia posta dal Governo.
Il Ddl approderà ora all'altro ramo del Parlamento.
Ma veniamo al testo dell'emendamento che riguarda l'esame forense.
In proposito, si rammenta che, superato il regime del doppio orale che aveva caratterizzato la fase emergenziale Covid, il ministero della Giustizia aveva comunicato il ripristino delle disposizioni previgenti per quanto riguarda le prove scritte e, all’esito positivo di queste, la prova orale.
Con il ritocco ora introdotto, si prevede invece un regime intermedio: l’esame di Stato si articola in una sola prova scritta e in una prova orale.
La prova scritta, sui temi formulati dal ministro della Giustizia, ha ad oggetto la redazione di un atto giudiziario che postuli conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale, su un quesito proposto, in una materia scelta dal candidato tra diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo.
Per passare alla prova orale, i candidati dovranno aver conseguito un punteggio di almeno 18 punti.
La prova orale, invece, si articola in tre fasi, vale a dire:
Per essere giudicati idonei, i candidati dovranno ottenere, per la prova orale, un punteggio complessivo non inferiore a 105 punti e un punteggio non inferiore a 18 punti in ciascuna delle materie.
Le modalità di svolgimento delle due prove saranno indicate nel decreto del ministro della Giustizia di indizione della sessione d’esame per l’anno 2023, dove saranno stabilite anche la data di inizio delle prove, le modalità di sorteggio per l’espletamento delle prove orali, la pubblicità delle sedute di esame nonché le modalità di comunicazione delle materie scelte dal candidato per la prova scritta e per la prova orale.
Nel DM saranno illustrate, altresì, le modalità di utilizzo di strumenti compensativi per le difficoltà di lettura, di scrittura e di calcolo, nonché la possibilità di prevedere un prolungamento dei tempi stabiliti per lo svolgimento delle prove a favore dei candidati con disturbi specifici di apprendimento.
Tra le ulteriori modifiche introdotte in sede di conversione del medesimo Decreto legge, si segnala anche l'approvazione di un emendamento che proroga la disciplina delle notificazioni eseguite dagli avvocati.
E' disposta, in particolare, la sospensione, fino al 31 dicembre 2023, dell'efficacia delle norme che prevedono l'obbligo, per gli avvocati, di effettuare, con specifiche modalità, le notificazioni degli atti nei procedimenti civili nel caso in cui la notificazione telematica non è possibile o non ha esito positivo.
Fino al 31 dicembre 2023, quindi, quando la notificazione a mezzo di PEC non è possibile o non ha esito positivo, essa viene eseguita con le modalità ordinarie.
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