Entro il 31 gennaio 2024 va effettuata la comunicazione dell’importo delle erogazioni liberali per la realizzazione di programmi culturali effettuate nell’anno 2023, tramite il nuovo modello on line aggiornato.
Investire in cultura significa investire nella crescita economico-sociale del Paese attraverso un’azione comune di risorse pubbliche e private. Un contributo molto importante è costituito dalle erogazioni liberali effettuate da imprese, persone fisiche e enti non commerciali che decidono di destinare una parte delle proprie risorse all’arte.
Ai sensi dell’articolo 100, comma 2, lett. m), del DPR n. 917 del 22 dicembre 1986 (c.d. T.U.I.R.): “Sono inoltre deducibili: (…) m) le erogazioni liberali in denaro a favore dello Stato, delle regioni, degli enti locali territoriali, di enti o istituzioni pubbliche, di fondazioni e di associazioni legalmente riconosciute, per lo svolgimento dei loro compiti istituzionali e per la realizzazione di programmi culturali nei settori dei beni culturali e dello spettacolo…”.
NOTA BENE: Ai sensi dell’art.100, c.1, lett. m) del TUIR, per i titolari di reddito d’impresa è prevista la totale deduzione delle erogazioni effettuate in denaro; mentre per le persone fisiche è prevista la detrazione del 19% delle erogazioni liberali effettuate (art. 15, c.1, lett. h) TUIR).
Ai fini della suddetta deducibilità è necessario che:
Per finalità inerenti ai beni culturali si intendono quelle attività di tutela, conservazione, promozione, gestione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali, così come previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs. N. 42 del 22 gennaio 2004).
Quanto alle finalità ed attività di spettacolo, si intendono tali tutte le attività finanziabili ai sensi della L. n. 163 del 30 aprile 1985 e successive modificazioni, rientranti nella previsione dell'art. 156 del D.Lgs. n. 112 del 31 marzo 1998. Inoltre, è necessario che il beneficiario svolga in concreto attività nei settori citati.
Entro il 31 gennaio 2024 devono essere comunicate all’Agenzia delle Entrate e al ministero della Cultura le erogazioni liberali effettuate per la realizzazione di programmi culturali al fine di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste.
I soggetti tenuti alla comunicazione sono:
che hanno effettuato erogazioni liberali destinate alla tutela, conservazione, promozione, gestione o valorizzazione di beni e attività culturali e dello spettacolo.
NOTA BENE: Anche i beneficiari delle liberalità, quali Stato, regioni, fondazioni e associazioni partecipate da enti pubblici che non abbiano finalità lucrativa e nello statuto o atto costitutivo prevedano lo svolgimento di compiti istituzionali nei settori culturali e dello spettacolo, saranno tenuti a comunicare al ministero della Cultura, sempre entro il 31 gennaio, le generalità dei donatori, l’ammontare delle donazioni ed i loro compiti istituzionali.
Indicazioni su come eseguire l’adempimento sono state fornite con il provvedimento dell’Agenzia Entrate del 15 marzo 2002.
ATTENZIONE: L’adempimento deve essere effettuato telematicamente attraverso i canali Entratel o Fisconline, compilando l’apposito format contenente l’ammontare delle liberalità effettuate nel 2023, i dati del donante e del beneficiario.
È necessario utilizzare i prodotti software di controllo distribuiti gratuitamente dall'Agenzia delle entrate, al fine di verificare la congruenza dei dati comunicati con quanto previsto dalle rispettive specifiche tecniche.
I file contenenti le comunicazioni da trasmettere tramite il servizio telematico Internet devono avere dimensioni non superiori a 3 Megabyte.
Ricevuta
La trasmissione si considera effettuata nel momento in cui è completata la ricezione del file. L’Agenzia delle Entrate attesta l’avvenuta presentazione della comunicazione mediante una ricevuta, resa disponibile in via telematica entro 5 giorni lavorativi successivi al giorno dell’invio.
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