All’esito della riunione del Consiglio dei ministri e della riunione di emergenza svoltesi, il 23 maggio 2023, a Palazzo Chigi, il Governo ha approvato i primi provvedimenti utili a fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 in Emilia-Romagna.
In attesa del comunicato stampa ufficiale di fine seduta, anticipiamo i contenuti in sintesi dei provvedimenti adottati.
Il Consiglio dei Ministri ha adottato due provvedimenti
Come evidenziato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il decreto legge “è molto corposo”. Elenchiamo di seguito le misure principali.
Sospesi i termini relativi agli adempimenti e ai versamenti tributari e contributivi fino al 31 agosto 2023, con ripresa dei pagamenti fino al 20 novembre 2023.
Vengono previste:
Sono disposti il rinvio, fino al 31 luglio 2023, dei processi civili e penali quando una delle parti o l'avvocato difensore risiedano nelle zone colpite e la sospensione, fino al 31 agosto 2023, dei termini dei giudizi amministrativi, contabili militari e tributari.
Il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri prevede un rafforzamento dell'accesso al Fondo di garanzia per le Piccole e Medie Imprese, con la previsione dell’aumento della garanzia anche fino al 100%
In arrivo inoltre contributi a fondo perduto per le imprese esportatrici danneggiate dall'alluvione a valere sul fondo SIMEST, con una copertura di ulteriori 300 milioni di euro e ulteriori 400 milioni sul fondo 394/81, per l'erogazione di finanziamenti a tassi agevolati, con quote a fondo perduto del 10%.
Per le aziende agricole vengono stanziati 100 milioni di euro per interventi di indennizzo e e ulteriori 75 milioni di euro a valere sul Fondo innovazione per l'acquisto di macchinari per le aziende danneggiate.
Stanziato un fondo di ulteriori 10 milioni per l'indennizzo delle aziende turistiche colpite dagli eventi alluvionali.
Il decreto-legge prevede inoltre
Ai fini della semplificazione, il Ministro dei Trasporti ha proposto l’anticipo della norma del Codice degli appalti che consente da subito la procedura di somma urgenza fino a 500 mila euro per i territori colpiti.
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