Come noto, il prossimo 25 settembre dalle ore 7 alle ore 23 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.
Vediamo insieme i riflessi per le aziende nella gestione delle assenze dei lavoratori.
Innanzitutto, la Costituzione affronta l’argomento nei seguenti articoli:
Vi sono poi i seguenti provvedimenti nazionali:
I lavoratori chiamati a svolgere l’attività di scrutatori, presidenti di seggio, segretari o rappresentanti di lista hanno diritto di assentarsi dal posto di lavoro per il periodo necessario a svolgere le operazioni elettorali; in caso di svolgimento di attività lavorativa dal lunedì al sabato, spetta la retribuzione totale della giornata di sabato.
Per quel che riguarda invece la disciplina dei giorni festivi e non lavorativi, il lavoratore ha diritto ad un riposo compensativo a carico del datore di lavoro, oppure ad un’ulteriore quota di retribuzione aggiuntiva rispetto a quella normale.
A differenza di altri permessi, per i quali il datore di lavoro anticipa la retribuzione per poi recuperarla dall’Inps, la retribuzione è totalmente a carico del datore di lavoro.
Al personale civile e militare delle Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, che debba recarsi in Comune diverso per partecipare ad elezioni politiche, spetta altresì il rimborso delle spese di trasporto e l’indennità di missione.
Ai pubblici dipendenti che debbano recarsi presso la sede di iscrizione alle liste elettorali diversa da quella della sede di lavoro competono:
Il lavoratore che è tenuto a:
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".