Dal Consiglio Nazionale Forense giunge una nota illustrativa, datata 2 marzo 2021, in materia di “specializzazioni per comprovata esperienza”.
La nota, indirizzata ai Presidenti dei Consigli dell’Ordine degli avvocati, fa riferimento al Decreto ministeriale n. 163/2020 e alle recenti modifiche da questo introdotte in materia di specializzazioni forensi.
L’avvocato interessato a richiedere il titolo di specialista - spiega il CNF - dovrà presentare la domanda al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati che tiene l’Albo cui è iscritto.
Sarà il COA a verificare la regolarità della documentazione prodotta e, successivamente, a trasmetterla al Consiglio Nazionale Forense.
Tra le indicazioni fornite, viene precisato che la domanda dovrà rivestire la forma di autocertificazione/dichiarazione di atto di notorietà.
In essa, l’avvocato, a pena di inammissibilità, dovrà dichiarare:
Nelle ipotesi di comprovata esperienza, si dovrà autocertificare un’anzianità di iscrizione all’albo degli avvocati - ininterrotta e senza sospensioni - di almeno otto anni; occorrerà, inoltre, dimostrare di avere esercitato negli ultimi cinque anni in modo assiduo, prevalente e continuativo l’attività professionale in uno dei settori di specializzazione previsti dal Decreto.
Alla nota, è allegato il modello di autocertificazione/dichiarazione per presentare domanda.
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