D.L. Sostegni, semplificata la proroga e rinnovi dei contratti a termine

Pubblicato il 19 marzo 2021

Rendere più semplice l’instaurazione dei contratti a tempo determinato. È questo l’obiettivo primario del cd. “D.L. Sostegni” atteso oggi in Consiglio dei Ministri. Quindi, le causali che giustificano l’apposizione di un termine superiore a 12 mesi – come previsto dal cd. “Decreto Dignità” (D.L. n. 87/2018, convertito con modificazioni in L. n. 96/2018) – non saranno necessarie fino alla fine di quest’anno. Si ricorda, al riguardo, come la deroga al “Decreto Dignità” era già stata prevista fino al 31 marzo 2021. Dunque, la nuova previsione normativa non fa altro che prorogare la predetta deroga, al fine di spingere le assunzioni stagionali nei prossimi mesi estivi.

La bozza del “D.L. Sostegni”, inoltre, prevede anche ulteriori novità per quanto concerne la cassa integrazione, il divieto di licenziamento, il Reddito di Cittadinanza, il Reddito di Emergenza e contributi a fondo perduto per le imprese che hanno registrato calo di fatturato.

D.L. Sostegni, proroga cassa integrazione d’emergenza

Innanzitutto, la cassa integrazione d’emergenza, gratuita per le imprese, si rifinanzia con 3,3 miliardi di euro per una proroga differenziata.

Per chi utilizza l’assegno ordinario e la cassa in deroga, la proroga è di 28 settimane utilizzabili dal 1° aprile al 31 dicembre, se invece queste settimane vengono utilizzate in modo consecutivo la cassa Covid-19 termina a ottobre.

Mentre per le imprese che utilizzano la CIGO, la proroga di 13 settimane è utilizzabile tra il 1° aprile e il 30 giugno.

D.L. Sostegni, divieto di licenziamento

Per il periodo di utilizzo della cassa Covid-19 non si può licenziare per motivi economici. Dunque, il blocco generalizzato degli atti di recesso datoriale si allunga fino al 30 giugno 2021, assieme alle deroghe ammesse, ossia:

Dopo il 30 giugno lo stop ai licenziamenti diventerà selettivo, e proseguirà fino all’autunno solo per le imprese (terziario) che non dispongono di strumenti di integrazione al reddito ordinario, quindi utilizzano la CIGD emergenziale e l’assegno ordinario.

D.L. Sostegni, finanziamento del RdC

È previsto il rifinanziamento del RdC (Reddito di Cittadinanza), con la possibile proroga a fine anno dei navigator che hanno il contratto di collaborazione con ANPAL in scadenza a fine aprile.

D.L. Sostegni, proroga del Reddito di Emergenza

Tre mesi in più per il Reddito d’Emergenza con la modifica dei requisiti d’accesso per consentire di detrarre una parte della somma pagata mensilmente per l’affitto dall’imponibile e con l’estensione del sostegno ai disoccupati che hanno terminato tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 la NASpI o la DIS-COLL, senza avere altri sussidi. 

D.L. Sostegni, indennizzi alle partite IVA

Il “D.L. Sostegni” prevede anche indennizzi a quasi tre milioni di partite IVA calcolati in base al calo medio mensile di fatturato registrato nel 2020 rispetto al 2019.

Il meccanismo prevede cinque fasce, che offrono un sostegno calante al crescere del fatturato 2019. La scala delle percentuali è così concepita:

Il primo filtro è rappresentato dall’intensità del calo di fatturato subita nel 2020, perché anche il nuovo giro di aiuti è riservato alle attività economiche che hanno visto scendere di almeno il 33% il proprio volume d’affari lo scorso anno.

Gli aiuti vanno da un minimo di 1.000 euro (2.000 per le società), per le start up 2020 che quindi non hanno i dati 2019 da confrontare, a un massimo di 150.000.

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