In base ad un emendamento approvato dalle Commissioni riunite Finanze e Lavoro del Senato il 1° dicembre 2021, si rinvia al 1° gennaio 2023 l’obbligo per i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati relativi a tutti i corrispettivi giornalieri.
Si tratta, quindi, di un altro differimento dopo quello fissato della legge finanziaria 2021 per il 2022. Si concede ancora un anno di tempo per adeguarsi alle nuove regole.
L’emendamento va a modificare l'articolo 2, comma 6-quater, del Dlgs n. 127/2015: passa al 1° gennaio 2023 la decorrenza dell’obbligo di invio dei dati al Sistema tessera sanitaria, ai fini dell'elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, esclusivamente mediante memorizzazione elettronica e trasmissione telematica.
Altro intervento riguarda l’agevolazione IMU per l’abitazione principale quando i coniugi abbiano residenza in comuni diversi.
Con la modifica, si dispone che qualora i componenti del medesimo nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi, l’agevolazione può applicarsi ad un solo immobile, a scelta dei contribuenti; questo sia se gli immobili sono situati in uno stesso comune che in comuni diversi.
Al momento, invece, la disciplina Imu per la prima casa prevede che l’agevolazione, qualora i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, si applichi per un solo immobile. A seguito delle variazioni inserite, i coniugi con residenza in comuni diversi possono scegliere su quale immobile applicare l’esenzione Imu.
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