A partire dalla dichiarazione dei redditi 2021 (periodo d’imposta 20220), le associazioni culturali, iscritte nell’elenco tenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, possono essere destinatarie di una quota pari al 2 per mille dell’Irpef.
A prevederlo l’art. 97-bis del Dl n. 104/2020 (cosiddetto “decreto Agosto”) che ha reintrodotto questa misura dopo alcuni anni di assenza, stabilendo che:
per l'anno finanziario 2021, con riferimento al precedente periodo d'imposta, ciascun contribuente può destinare il due per mille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche a favore di un'associazione culturale iscritta in un apposito elenco istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri;
le associazioni culturali destinatarie del beneficio devono aver visto nel corso del 2020 una riduzione notevole dei loro introiti a causa delle sospensioni di attività in presenza di pubblico, connesse alle misure di contrasto della pandemia da Covid-19.
Per associazioni culturali si intendono tutti quegli enti privati senza finalità di lucro, costituiti da un gruppo di persone per il raggiungimento di un determinato scopo di interesse collettivo che utilizzano le proprie risorse finanziarie per scopi culturali, di insegnamento e educativi.
I soggetti aventi diritto alla corresponsione delle somme, i requisiti, le modalità operative per la destinazione ed il riparto delle somme sono stati individuati nel Dpcm del 16 aprile 2021, che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 28 maggio 2021.
L’articolo 1 del suddetto Decreto del presidente del Consiglio dei ministri ha individuato i soggetti aventi diritto alla corresponsione della nuova destinazione.
Sono stati ripresi i due criteri già previsti dal Dpcm 21 marzo 2016, che aveva introdotto per la prima volta l’istituto del 2 per mille nel nostro ordinamento.
Si tratta delle associazioni, riconosciute e non riconosciute, in possesso dei seguenti due requisiti:
avere, nel proprio atto costitutivo o statuto, la finalità di svolgere e/o promuovere attività culturali;
risultare esistenti da almeno 5 anni al momento della presentazione della domanda di iscrizione.
Tali associazioni potevano presentare la domanda di ammissione entro il 26 aprile 2021, esclusivamente per via telematica attraverso il sito web www.beniculturali.it (Ministero della Cultura).
Le associazioni culturali già incluse nell’elenco definitivo del 2 per mille 2016 erano tenute a confermare, entro la stessa data e a pena di esclusione dal beneficio, di essere in possesso dei requisiti previsti dalla normativa. Il tutto mediante apposita dichiarazione, esclusivamente per via telematica, utilizzando la procedura accessibile dal sito del ministero della Cultura
All’articolo 1, comma 4, del decreto presidenziale vengono indicati gli ulteriori passaggi.
Entro il 10 maggio 2021 il Ministero della Cultura ha pubblicato l’elenco degli enti che hanno validamente presentato domanda di iscrizione o dichiarazione di conferma dei requisiti, indicando per ciascuno di essi denominazione, sede e codice fiscale. L’elenco è pubblicato sul sito web dello stesso Ministero.
Entro il 21 maggio 2021 il legale rappresentante dell'ente poteva chiedere la rettifica di eventuali errori nei dati relativi all’iscrizione, con apposita mail all’indirizzo duepermille@beniculturali.it.
Entro il 10 giugno 2021 il Ministero della Cultura trasmetterà gli elenchi definitivi, relativi ai soggetti ammessi al riparto e a quelli esclusi, alla Presidenza del Consiglio dei ministri per la pubblicazione sul proprio sito web e all'Agenzia delle entrate, la quale dovrà pubblicare l’elenco degli enti ammessi ed esclusi dal beneficio, con l’indicazione delle scelte attribuite e dei relativi importi, entro il settimo mese successivo a quello di scadenza del termine per presentare la dichiarazione dei redditi (cadendo quest’anno il termine al 30 novembre, tale elenco dovrà essere pubblicato entro il 30 giugno 2022).
Ogni contribuente, al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi 2021, relativa al periodo d’imposta 2020, può effettuare la scelta di destinare il 2‰ dell’Irpef in favore di una delle associazioni culturali ammesse al riparto, utilizzando la scheda contenuta nella Certificazione unica, nel Modello 730-1 in caso di presentazione di tale modello o nel modello Redditi Pf. La scelta viene espressa indicando il codice fiscale dell’associazione destinataria e apponendo la firma nell’apposito riquadro presente nella scheda.
Ogni contribuente può indicare una sola associazione per la destinazione del 2‰ della propria imposta sul reddito delle persone fisiche.
Effettuata la scelta da parte dei contribuenti, l’Agenzia delle entrate trasmette al dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Mef i dati occorrenti a determinare gli importi delle somme che spettano a ciascuno dei soggetti per i quali sia stata effettuata una valida destinazione della quota del 2‰. L’amministrazione competente dell’erogazione del contributo è il ministero della Cultura.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".