Dichiarazione Iva come confessione stragiudiziale

Pubblicato il 22 giugno 2012 I giudici di Cassazione, con la sentenza n. 24987 del 21 giugno 2012, hanno confermato la condanna comminata dalle precedenti corti di merito nei confronti del liquidatore di una srl, imputato per distruzione di scritture contabili; lo stesso,aveva omesso il versamento dell'Iva nonostante avesse precedentemente presentato la dichiarazione relativa all’imposta medesima.

Secondo la Suprema corte, in particolare, la dichiarazione Iva era da ritenere alla stregua di una confessione stragiudiziale “nella parte in cui espone fatti e circostanze a sé sfavorevoli, della cui attendibilità non v'è ragione di dubitare, attesa la norma di esperienza che insegna come nessuno abbia ragione di esporre fatti a sé sfavorevoli”; confessioni di per sé utile e sufficiente per confermare la condanna irrogatagli.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Giornalisti autonomi: contribuzione INPGI per l'anno 2025

11/02/2025

Corso cassazionisti 2025: bando in scadenza

11/02/2025

Opzione donna, Quota 103 e APE sociale: come fare domanda nel 2025

11/02/2025

Milleproroghe 2025: proroga della Rottamazione-quater e nuove scadenze per il CPB

11/02/2025

IMU: faq del Mef su prospetto delle aliquote

11/02/2025

Lavoro occasionale in agricoltura: LOAgri verso la proroga

11/02/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy