Archiviata la scadenza relativa al pagamento della prima rata IMU per l’anno 2024, che doveva essere versata entro il 17 giugno 2024 (cadendo il giorno 16 di domenica), tramite modello F24 o bollettino postale a seconda della tipologia di contribuente, i possessori di immobili si trovano alle prese con un nuovo adempimento.
Entro il 1° luglio 2024 (il 30 giugno è domenica), i possessori di immobili sono tenuti a presentare la dichiarazione IMU relativa all’annualità 2023.
La scadenza indicata include:
Prima di vedere quali sono gli obblighi dichiarativi legati all’IMU, riproponiamo una breve panoramica sull’Imposta municipale propria, sui soggetti obbligati e sulle scadenze di versamento.
L'IMU, Imposta Municipale Propria, è un tributo locale introdotto nel 2012 per sostituire l'ICI. Si applica al possesso di immobili quali fabbricati, aree edificabili e terreni agricoli.
I soggetti obbligati a pagarla sono i proprietari o i titolari di altri diritti reali sugli immobili, i concessionari di aree demaniali e i locatari in leasing.
Tuttavia, esistono importanti esenzioni: l'abitazione principale del contribuente non è soggetta a IMU, a meno che non rientri in categorie catastali di lusso come A1, A8, o A9. Altre esenzioni includono unità immobiliari utilizzate come alloggi sociali, case familiari assegnate a genitori affidatari, e abitazioni di personale delle forze armate e di polizia, che godono di uno status speciale.
Dal 2020, non si considerano più come abitazioni principali le proprietà di cittadini italiani non residenti iscritti all'AIRE e pensionati all'estero. I comuni hanno la possibilità, ma non l'obbligo, di estendere l'esenzione a immobili di anziani o disabili residenti in istituti di ricovero, a condizione che questi non siano locati.
Inoltre, è fondamentale distinguere i termini dell'imposta di registro da quelli dell'IMU; per godere dell'esenzione IMU, il contribuente deve essere residente e dimorante nell'immobile, senza termini di sospensione dell'esenzione. Pertanto, è consigliabile regolare la situazione anagrafica subito dopo l'acquisto per beneficiare delle esenzioni.
Riguardo al versamento dell’IMU, si ricorda brevemente che l’Imposta deve essere versata in due rate:
Tuttavia, il contribuente può decidere di effettuare il versamento dell’imposta dovuta in un’unica soluzione annuale entro il 16 giugno dell’anno di imposizione; per l’anno 2024, si doveva procedere entro il 17 giugno 2024.
La dichiarazione IMU è un requisito normativo che deve essere presentato dai soggetti passivi quando si verificano variazioni rilevanti nei dati di un immobile che influenzano l'ammontare dell'imposta dovuta.
Questo documento è essenziale per garantire che le informazioni riguardanti l'immobile siano aggiornate e riflettano le condizioni attuali che potrebbero influenzare il calcolo dell'IMU. Per il 2024, ad esempio, è stata introdotta una nuova esenzione per gli immobili occupati abusivamente, richiedendo quindi un aggiornamento nel modello di dichiarazione per includere tale novità, applicabile a partire dal periodo d'imposta 2023.
La necessità di presentare la dichiarazione IMU si verifica solo in specifiche circostanze, come nel caso di immobili che beneficiano di riduzioni fiscali (per esempio, fabbricati inagibili o di interesse storico), o quando il comune non dispone delle informazioni necessarie per assicurare un corretto calcolo delle imposte.
La normativa che regola questa imposta stabilisce che, qualora ci siano modifiche nei dati relativi a un immobile, il soggetto passivo è tenuto a presentare una dichiarazione IMU; vanno dichiarate, inoltre, l’acquisto o la perdita dei requisiti per l’esenzione dall’IMU o la riduzione della base imponibile.
Se ad esempio l'adempimento riguardasse un immobile per cui è intervenuta una variazione nel corso del 2023, la scadenza per la dichiarazione sarà il 30 giugno 2024, che cadendo di domenica subisce uno slittamento al giorno lavorativo successivo.
Entro lunedì 1° luglio 2024 vanno trasmesse le dichiarazioni IMU riferite all’anno 2023, a causa della ricorrenza del termine ordinario del 30 giugno 2024 di domenica.
NOTA BENE: Questa scadenza riguarda sia le dichiarazioni IMU “ordinarie” (da presentare, qualora dovute, utilizzando il modello dichiarativo IMU/IMPi), sia le dichiarazioni IMU ENC (da presentare ogni anno, riservate agli enti non commerciali che possiedono almeno un immobile esente in quanto impiegato per le proprie attività istituzionali, svolte con modalità non commerciali).
Le prime vengono presentate tramite il modello dichiarativo IMU/IMPi, come prescritto dall'art. 1 comma 769 della Legge 160/2019, da tutti i soggetti passivi, tranne quelli esentati specificamente per disposizioni normative.
La dichiarazione IMU/IMPi è richiesta dai soggetti passivi definiti nell'articolo 1, comma 743 della Legge n. 160/2019. Questi includono i proprietari o altri titolari di diritti reali sugli immobili, i concessionari di aree demaniali, e i locatari in leasing finanziario.
Per quanto riguarda le dichiarazioni IMU ENC, queste sono destinate agli enti non commerciali che possiedono almeno un immobile esente utilizzato per attività istituzionali non commerciali, come indicato dall'art. 1 comma 759 lett. g) della Legge 160/2019. Gli enti non commerciali devono utilizzare un modello dichiarativo specifico, il modello IMU ENC, che deve essere presentato annualmente. Questa disposizione è specificata dal comma 770 della stessa Legge, che stabilisce una deroga alle regole ordinarie per questi enti.
In sintesi, la dichiarazione IMU/IMPi si applica alla generalità dei soggetti passivi, ad eccezione degli enti non commerciali che utilizzano i propri immobili per attività istituzionali non commerciali, i quali sono tenuti a presentare la dichiarazione IMU ENC.
ATTENZIONE: A partire dalle dichiarazioni per l'anno 2023, è necessario adottare i nuovi modelli dichiarativi IMU/IMPi e IMU ENC, come stabilito dal decreto MEF del 24 aprile 2024. Questi modelli sono stati aggiornati per riflettere le ultime normative ed esenzioni, compresa quella specifica per gli ENC.
La Legge di Bilancio 2024, specificatamente nell'articolo 1, comma 71, della Legge n. 213/2023, ha introdotto chiarimenti importanti riguardanti l'esenzione dall'IMU per gli enti non commerciali. Gli immobili di tali enti, quando concessi in comodato a un altro ente strettamente collegato al concedente, sono esentati dall'IMU, a condizione che il comodatario utilizzi gli immobili esclusivamente per attività socialmente meritevoli e non commerciali.
Inoltre, viene mantenuta l'esenzione dall'imposta anche in casi dove gli immobili sono considerati utilizzati per fini specifici previsti dall'articolo 7, comma 1, lettera i), del D.Lgs. 504/1992, anche durante periodi di sospensione delle attività, purché tale sospensione non determini la cessazione definitiva della loro funzionalità strumentale.
Per quanto riguarda le dichiarazioni IMU, la Legge n. 197/2022, all'articolo 1, comma 81, ha introdotto l'esenzione dall'IMU per immobili che non sono utilizzabili né disponibili, essendo stati occupati abusivamente, a condizione che sia stata presentata una denuncia alle autorità giudiziarie. Questa disposizione è entrata in vigore dal 1° gennaio 2023.
A seguito di queste normative, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha emesso un decreto il 24 aprile 2024 che approva i nuovi modelli per la dichiarazione dell'IMU:
Queste modifiche normative e procedurali sono fondamentali per gli enti non commerciali e altri soggetti interessati, fornendo una base più chiara per la gestione e la dichiarazione delle proprie responsabilità fiscali relative agli immobili.
Le novità introdotte nel modello IMU 2024, in seguito all'approvazione del DM del 24 aprile 2024, includono cambiamenti significativi sia nel processo di dichiarazione che nelle condizioni di esenzione. Allegato al decreto ministeriale c’è il modello per la dichiarazione cartacea, accompagnato dalle istruzioni per la compilazione.
NOTA BENE: A partire dall'anno di imposta 2024, la comunicazione per l'applicazione dell'aliquota agevolata comunale è stata sostituita dalla dichiarazione ministeriale IMU, che va presentata nei termini usuali.
Una delle principali innovazioni riguarda l'introduzione di una nuova esenzione per gli immobili occupati abusivamente, applicabile a partire dal periodo d'imposta 2023. Per beneficiare di questa esenzione, i soggetti passivi devono dimostrare di aver presentato denuncia all'autorità giudiziaria per uno dei seguenti reati:
La dichiarazione IMU, contenente queste informazioni, deve essere inviata telematicamente entro il 30 giugno 2024 al Comune competente.
È importante sottolineare che il riconoscimento dell'esenzione dall'IMU per abitazioni occupate abusivamente è condizionato alla presentazione di questa dichiarazione. Inoltre, in seguito alla sentenza n. 60/2024 della Corte Costituzionale, che ha riconosciuto l'illegittimità di non prevedere l'esenzione per questi immobili, i contribuenti possono richiedere il rimborso dell'IMU pagato indebitamente per gli anni precedenti al 2023, purché abbiano presentato regolare denuncia.
Infine, è necessario aggiornare la dichiarazione IMU qualora cessino i presupposti per l'esenzione, informando il Comune con le stesse modalità già utilizzate per la dichiarazione originale. Questo approccio garantisce che l'esenzione sia mantenuta solo mentre persistono le condizioni che la giustificano.
Nel decreto ministeriale del 24 aprile 2024 vengono specificati anche i termini di presentazione dei modelli e rispettivamente:
ATTENZIONE: La scadenza quindi, per l’anno in corso slitta per entrambi i modelli al 1° lgulio 2024.
La dichiarazione cartacea o telematica deve essere presentata al Comune sul cui territorio insistono gli immobili dichiarati; in caso di dichiarazione cartacea, il comune deve rilasciarne ricevuta.
Il destinatario finale della Dichiarazione IMU è sempre il Comune indicato sul frontespizio. Le modalità di consegna sono le seguenti:
NOTA BENE: La data di spedizione è considerata come data di presentazione della dichiarazione
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