Imposta di soggiorno 2024, in scadenza la dichiarazione telematica

Pubblicato il 21 giugno 2024

L'Imposta di soggiorno rappresenta un tributo comunale finalizzato a finanziare le spese legate al turismo, alla cultura e alla manutenzione delle infrastrutture cittadine.

Con la scadenza imminente del 30 giugno 2024 (che quest'anno slitta al giorno lavorativo successivo), gestori di strutture ricettive, mediatori di locazioni brevi e intermediari sono chiamati a presentare all'Agenzia delle Entrate la dichiarazione riepilogativa delle imposte di soggiorno raccolte nel corso del 2023.

Questo adempimento permette non solo di garantire la corretta contribuzione al bilancio comunale per i servizi offerti ai turisti, ma anche di regolarizzare la posizione fiscale degli operatori del settore. È possibile, altresì, designare un dichiarante differente, come un curatore fallimentare o un erede, per la trasmissione di questi dati.

La tempestiva e accurata presentazione di tale dichiarazione è cruciale, poiché in caso di omissioni o dichiarazioni inesatte, le sanzioni previste possono variare dal 100% al 200% dell'imposta dovuta.

Imposta di soggiorno, finalità

Questa specifica imposta, regolata dall'articolo 4 del Decreto Legislativo n. 23 del 14 marzo 2011, è destinata a raccogliere fondi dai viaggiatori e turisti che pernottano in strutture ricettive, con l'obiettivo di sostenere progetti legati al settore turistico.

Tassa di soggiorno, quanto costa?

In base alla località cambia la modalità di applicazione della tassa di soggiorno, che va dal versamento di un importo fisso a un importo variabile, con scaglioni associati alle tipologie e categorie alberghiere, con aliquote percentuali, con scaglioni associati al prezzo, alla localizzazione e al periodo e, in alcuni casi, un’aliquota percentuale o una misura forfetaria.

NOTA BENE: In Italia, il costo della tassa di soggiorno varia da €1 a €10 al giorno.

Imposta di soggiorno, chi la riscuote?

La responsabilità di riscuotere tale tributo ricade sui gestori di varie strutture come bed and breakfast e alberghi. Questi sono obbligati annualmente a dichiarare l'importo raccolto.

Nei comuni in cui si paga l’imposta di soggiorno può essere riscossa o al momento del check-out nella struttura ricettiva, o in maniera automatica, ad esempio sulla piattaforma di prenotazione, se questa ha un accordo in tal senso con il comune.

Se si paga tramite piattaforma di prenotazione, (come per esempio Airbnb), il momento del pagamento può variare in base alla data di pagamento stabilita dal gestore della struttura (solitamente sempre qualche giorno in anticipo rispetto al periodo di prenotazione scelto dal cliente).

ATTENZIONE: Entro il 30 giugno 2024 è necessario inviare al Ministero dell’economia e delle finanze, attraverso l’Agenzia delle Entrate (e non al Comune), la dichiarazione telematica sulla imposta di soggiorno relativa all’anno di imposta 2023. Poiché il 30 giugno 2024 cade di domenica l'adempimento slitta al 1° luglio 2024.

Tassa di soggiorno: piattaforma online dal 2023

A partire dal 2023, è attivo un portale online che permette ai contribuenti di inviare telematicamente la dichiarazione per la tassa di soggiorno, con scadenza fissata alla fine del mese di giugno 2024.

La presentazione della dichiarazione per la tassa di soggiorno, che sostituisce il precedente "modello 21", deve avvenire esclusivamente online, e deve essere completata entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello di riferimento.

Ciò è possibile collegandosi al sito dell'Agenzia delle Entrate e accedendo all'area riservata mediante identità digitale (Spid, Carta nazionale dei servizi, Carta di identità elettronica o credenziali dell’Agenzia delle Entrate). Una volta autenticati, è necessario selezionare le voci "Servizi", "Dichiarazioni" e "Dichiarazione telematica per l'imposta di soggiorno".

La dichiarazione da compilare deve includere:

ATTENZIONE: In caso di omessa, tardiva o infedele presentazione della dichiarazione, sono previste sanzioni che possono variare dal 100% al 200% dell'imposta di soggiorno dovuta annualmente.

Nei comuni che utilizzano il programma Unicom - Connectis, la dichiarazione precompilata si trova nella sezione "adempimenti istituzionali - dichiarazione annuale".

Per i gestori che devono recuperare i dati del 2023 per l'imposta di soggiorno, è possibile accedere al proprio profilo nell'applicativo StayTour e scaricare un riepilogo dei dati dell'annualità 2023, necessari per la dichiarazione sul sito dell'Agenzia delle Entrate.

La trasmissione della dichiarazione può avvenire anche attraverso i canali telematici Entratel/Fisconline, resi disponibili dall'Agenzia delle Entrate a seguito della richiesta del Dipartimento delle Finanze del MEF. Inoltre, la compilazione e l'invio possono essere affidati a soggetti intermediari, come professionisti iscritti all'albo, associazioni sindacali e centri di assistenza fiscale, come previsto dalla normativa vigente.

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