Oggi (sentenza n. 24576/2009) la Cassazione consente che gli accantonamenti per rischi su crediti per interessi di mora vantati verso la P.a. siano dedotti dal reddito d’impresa. Ieri no (sentenza n. 23353/2006). Spiega la Corte che l’impresa corre comunque il rischio di subire – poiché sostiene oneri bancari derivanti dal ritardo nel pagamento, destinati a essere solo parzialmente compensati dagli interessi legali maturati sul credito - un grave pregiudizio. Supera così il precedente, in forza del quale gli accantonamenti qui commentati non avrebbero potuto essere dedotti se non afferenti a crediti di dubbia esigibilità.
La conseguenza intravista è che la nuova versione apra la strada a un regime meno rigido delle deduzioni dei crediti nei confronti della Pubblica amministrazione.
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