Decreto Ristori-quater, inclusi gli agenti di commercio

Pubblicato il 02 dicembre 2020

L’Adepp (l’Associazione degli enti previdenziali privati) esprime soddisfazione nell’apprendere l’inclusione degli agenti di commercio tra i beneficiari del “Decreto Ristori-quater” (D.L. n. 157/2020). Tuttavia, lo stesso non può dirsi per le professioni ordinistiche. Infatti, i professionisti sembrano esclusi, a meno che il fondo di ultima istanza, da cui i professionisti hanno avuto i 600 euro ed i 1.000 euro, vengano considerato “ristoro”.

Intanto, il presidente dell’Adepp, Alberto Oliveti, parla di una discriminazione poco comprensibile e confida in una lettura più approfondita della norma che possa dare adito a un'interpretazione diversa che includa i professionisti.

Decreto Ristori-quater, moratoria per CIG non trasmesse

Per rendere concretamente efficace la norma correttiva richiesta dal CNO dei Consulenti del Lavoro e introdotta all'art. 13 del "Decreto Ristori-quater" - che consente anche ai lavoratori in forza alla data di entrata in vigore del D.L. n.149/2020 (Decreto Ristori-ter) di fruire dei trattamenti di integrazione salariale di cui all'art. 1, del D.L. n.104/2020 (“Decreto Agosto”) - ed evitare discriminazioni tra lavoratori, è necessario introdurre una moratoria per la presentazione delle domande che non siano state trasmesse per il divieto preesistente all’introduzione dell’art. 13 del decreto ed una procedura di integrazione delle istanze già presentate, che consenta di includere i dipendenti prima esclusi dalla fruizione degli ammortizzatori sociali.

A sottolinearlo la Presidente del CNO dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, con la lettera protocollo n. 9154 dell’1 dicembre 2020, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, e per conoscenza al Ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, precisando la necessità di riconoscere le misure di sostegno al reddito a tutti coloro che risultano in forza al 9 novembre 2020, a prescindere dal tipo di misura adottata e dal periodo di fruizione.

Decreto Ristori-quater, esonero dei pagamenti fiscali e contributivi

Esonero totale o parziale dei pagamenti fiscali e contributivi sospesi o prorogati per i contribuenti che subiranno una rilevante perdita degli incassi.

A prevederlo è l’art. 23 del cd. “Decreto Ristori-quater” che istituisce, per l’anno 2021, un fondo perequativo nello stato di previsione del MEF con una dotazione di 5.300 milioni di euro.

Il calcolo del fatturato e dei corrispettivi va eseguito prendendo a riferimento le operazioni eseguite nel periodo di riferimento fatturate o certificate, e che hanno partecipato alle relative liquidazioni periodiche, cui vanno sommati i corrispettivi relativi alle operazioni effettuate negli stessi periodi non rilevanti ai fini Iva. Concorrono a formare l’ammontare del fatturato anche le cessioni di beni ammortizzabili.

Decreto Ristori-quater, stop all’IMU per i soggetti passivi d’imposta

Infine, l’art. 8 del “Decreto Ristori-quater” prevede l’esenzione IMU della prima e della seconda rata 2020, relativa ai casi in cui è richiesta la coincidenza tra gestore e titolare dell’immobile, in tutti i casi in cui il secondo è soggetto passivo d'imposta, anche se non proprietario del bene.

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