Decreto Ristori, accordo su mutui e sovraindebitamento

Pubblicato il 17 dicembre 2020

Il Ddl n. 1994 di conversione del Dl n. 137/2020 (primo Decreto Ristori) è stato approvato, con modificazioni, dal Senato, con 154 voti a favore e 122 contrari.

Il maxi-emendamento interamente sostitutivo del Disegno di legge, su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia, passa ora all’esame della Camera. Si tratta di un passaggio blindato in vista della scadenza del 27 dicembre.

Con il maxi-emendamento sono state recepite le modifiche proposte dalle Commissioni riunite Bilancio e Finanze, fatta eccezione per alcune disposizioni considerate improponibili e stralciate dalla Presidenza del Senato.

Dal decreto arrivano 19 miliardi nel 2020 e circa 8 per l'anno prossimo; inoltre, il Governo, con un ulteriore scostamento da circa 20 miliardi, annuncia l’arrivo a gennaio di un decreto Ristori cinque.

Decreto Ristori, novità mutui sulla prima casa

Tra le novità accolte in sede di conversione in legge del Decreto Ristori omnibus, da segnalare un duplice intervento che riguarda i mutui.

Da una parte, è stata mantenuta la procedura rapida di accesso al Fondo di sospensione dei mutui per l’acquisto della prima casa.

E’ stata, infatti, approvata dalle commissioni Bilancio e Finanze la proposta di modifica che prevede la proroga di un anno (dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021), del blocco dei versamenti alla banca "dalla prima rata in scadenza successiva alla data di presentazione della domanda".

Ma non è l’unica proroga: fino al 9 aprile del 2022, sarà possibile continuare ad utilizzare il plafond gestito da Consap e, dunque, applicare la moratoria dei mutui anche ai finanziamenti in ammortamento da meno di un anno. Pertanto, anche i finanziamenti attivati da poco potranno godere del congelamento.

Dall’altra parte, invece, scadono alcune agevolazioni che avevano come termine il 17 dicembre 2020.

Tra queste, quella che consente anche a liberi professionisti, autonomi e piccoli imprenditori di accedere alla sospensione dei mutui. Per tali soggetti, a partire da domani, questa possibilità non sarà più disponibile e, quindi, le domande inoltrate a Consap non potranno essere accettate.

Inoltre, non è stata prorogata la misura che aboliva il requisito dell’indicatore Isee per accedere al fondo di sospensione dei mutui. Fino al 17 dicembre, infatti, non è richiesta la presentazione dell’Isee per accedervi, mentre, da adesso - in assenza di una proroga - si torna alle vecchie regole che prevedevano un reddito Isee non superiore a 30mila euro.

Decreto Ristori, composizione crisi da sovraindebitamento con accesso facilitato

L’approvazione del Ddl di conversione del decreto Ristori ha introdotto alcune modifiche alla Legge n. 3/2012, in materia di composizione della crisi da sovraindebitamento.

La novità più importante consiste nell’accesso facilitato a tale istituto anche da parte dei soggetti più piccoli.

Nello specifico, il Dl Ristori anticipa alcune disposizioni del Codice della Crisi, che entrerà in vigore il 1° settembre 2021, e che semplificano la procedura di sovraindebitamento, fornendo agli interessati uno strumento per uscire dallo stato di crisi, come quella che attualmente famiglie e piccoli imprenditori stanno vivendo a causa del Covid-19.

Sul punto, il plauso da parte dei dottori commercialisti, che hanno manifestato apprezzamento per l’entrata in vigore di una parte delle novità previste nel Codice della crisi e dell’insolvenza in materia di sovraindebitamento. Il Consiglio nazionale, infatti, da tempo auspicava tale intervento.

Nel corso degli ultimi mesi lo sforzo dei commercialisti si è concentrato proprio su una intensa attività a supporto di questa norma grazie alla quale, ora, anche i piccoli possono esdebitarsi da subito con regole più semplici.

Il Presidente Miani, in una nota di ieri sul sito web del Consiglio, ha dichiarato che: “le proposte di modifica alla legge finalizzate di fatto ad anticipare le disposizioni del Codice della Crisi, se applicate senza attendere il1° settembre 2021– data di entrata in vigore del richiamato Codice – possono fornire ai soggetti in stato di sovraindebitamento un valido strumento per uscire dallo stato di crisi e sono tanto più condivisibili nell’attuale stato di emergenza, ove le crisi delle imprese minori e delle famiglie e, conseguentemente, le richieste di accesso ai procedimenti previsti nella legge per porvi rimedio cresceranno in modo esponenziale”.

Altra novità entrata nel Dl Ristori, quella che riguarda le procedure familiari: i componenti della stessa famiglia potranno presentare un’unica procedura di composizione della crisi, quando sono conviventi o quando il sovraindebitamento ha un’origine comune.

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