Decreto Rilancio. Vademecum Entrate su detrazioni e bonus

Pubblicato il 22 maggio 2020

L’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle entrate-Riscossione hanno predisposto una guida rapida per spiegare tutte le principali misure fiscali del Decreto legge Rilancio, recante “misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia e di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”.

Il vademecum si compone di 32 slides, che descrivono in maniera semplice e schematica le disposizioni dell’atteso Decreto legge n. 34/2020, in vigore dal 19 maggio, per aiutare famiglie e imprese a fronteggiare i disagi causati dall’emergenza Coronavirus e per porre le basi per la ripresa economica del Paese.

Vengono, così, illustrate in modo sintetico tutte le novità di carattere fiscale e descritti i bonus e le agevolazioni introdotte dal decreto legge.

Versamenti Irap sospesi. Il primo articolo del Decreto ad essere analizzato è il n. 24, che dispone che gli imprenditori e i lavoratori autonomi con ricavi o compensi che non hanno superato i 250 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente non dovranno versare il saldo 2019 e la prima rata dell’acconto 2020 dell'Imposta regionale sulle attività produttive. Sono esclusi dal beneficio: le imprese di assicurazioni, le pubbliche amministrazioni e gli intermediari finanziarie e le imprese di partecipazioni.

Contributi a fondo perduto. Le piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi titolari di partita Iva, che nel mese di aprile 2020 hanno avuto un fatturato inferiore ai 2/3 di quello di aprile 2019, possono richiedere dei contributi a fondo perduto. Il contributo riconosciuto non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi, né alla formazione del valore della produzione netta, ai fini Irap. Il suo ammontare può essere pari ad un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

Bonus per adeguamento e sanificazione luoghi di lavoro. Le imprese ed i lavoratori autonomi che esercitano la loro attività in luoghi aperti al pubblico possono usufruire del credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute per l’adeguamento alle prescrizioni sanitarie e alle misure di contenimento contro la diffusione da COVID-19, la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale atti a garantire la salute di lavori ed utenti. Il bonus è cumulabile con altre agevolazioni e può essere anche ceduto, ma non rimborsato.

Esenzione Iva per le mascherine protettive. Fino al 31 dicembre 2020 sono esenti da Iva, con diritto alla detrazione dell’imposta pagata sugli acquisti, le cessioni di mascherine e di altri dispositivi medici e di protezione individuale. A partire dal 1° gennaio 2021 verrà applicata un’aliquota Iva pari al 5%.

Bonus casa ed altri. Il vademecum illustra anche le detrazioni per interventi di efficienza energetica, di riduzione del rischio sismico e per l'installazione di impianti fotovoltaici e di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, che passano al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Le detrazioni possono essere fruite in 5 rate annuali di pari importo oppure si può optare per la trasformazione in credito d’imposta o sconto per l’importo corrispondente alla detrazione.

Per le famiglie con ISEE in corso di validità non superiore a 40mila euro, invece, è riconosciuto un bonus vacanze, (credito fino a 500 euro), che può essere utilizzato per il pagamento dei servizi offerti dalle imprese turistico ricettive, bed&breakfast e agriturismi. L’importo diminuisce per i nuclei familiari composti da due persone (300 euro) e per quelli composti da una sola persona (150 euro).

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