Decreto Omnibus. Liquidità per imprese e nuovo stop dei versamenti

Pubblicato il 07 aprile 2020

Dal Consiglio dei Ministri svolto il 6 aprile arriva l’ok ad un nuovo decreto-legge “Omnibus” che offre garanzie per la liquidità delle imprese e blocca nuovamente alcuni versamenti fiscali.

Liquidità che si traduce in: 200 miliardi di prestiti garantiti dallo Stato fino al 90% per tutte le imprese, 200 miliardi di garanzie per l’export, potenziamento e semplificazione del Fondo centrale di garanzia per le Pmi, partite Iva con prestiti garantiti fino al 100%.

Decreto Omnibus. Garanzie di Stato alle banche per i finanziamenti delle imprese

Sono previste garanzie da parte dello Stato per 200 miliardi, concesse attraverso Sace, in favore di banche che effettuino finanziamenti alle imprese di ogni dimensione. Poste, però, una serie di condizioni tra le quali il divieto di distribuzione dei dividendi da parte dell’impresa beneficiaria per i successivi dodici mesi e la dovuta destinazione del finanziamento limitata ad attività produttive situate in Italia.

In sostanza:

L’importo della garanzia non potrà superare il 25% del fatturato registrato nel 2019 o il doppio del costo del personale sostenuto dall’azienda.

Capitolo Pmi: previsto un ulteriore potenziamento del Fondo di Garanzia.

Ammessa, a favore di Pmi e piccoli professionisti, la copertura al 100% (senza procedura di valutazione da parte del Fondo di garanzia) per nuovi finanziamenti di durata massima di 6 anni, per un importo non superiore a 25.000 euro e comunque non superiore al 25% dei ricavi del beneficiario. Il rimborso del capitale non decorre prima di 18 mesi dall’erogazione del prestito.

Il Fondo ha la facoltà di concedere garanzie a titolo gratuito fino a 5 milioni di euro alle imprese con numero di dipendenti inferiore a 499, con una copertura pari al 90% dell’importo.

Per le imprese con ricavi fino a 3,2 milioni di euro, la garanzia concessa dal Fondo al 90% può essere aggiunta alla garanzia di un terzo soggetto, per ottenere prestiti con una garanzia del 100% su finanziamenti di importo massimo di 800.000 euro, sempre non superiori al 25% dei ricavi del beneficiario.

Le Pmi con fatturato fino a 800mila euro potranno avere la garanzia totale sui prestiti, fino al 15% del fatturato, ma è necessaria la valutazione del Fondo. Fissati tassi di interesse tra 0,2 e 0,5%.

Decreto Omnibus. Nuovo blocco dei versamenti Iva, ritenute, contributi

Il provvedimento approvato ieri dal Governo stabilisce nuovi rinvii di adempimenti fiscali e tributari da parte di lavoratori e imprese in aggiunta a quanto fissato dal Decreto Cura Italia.

La sospensione dei versamenti per Iva, ritenute, contributi e premi Inail per i mesi di aprile e maggio è legata al volume di ricavi o compensi.

In particolare il nuovo blocco riguarda i soggetti con calo di fatturato di almeno il 33%, rispetto a marzo e aprile 2019, per ricavi/compensi sotto i 50 milioni e di almeno il 50% sopra tale soglia.

Per i residenti delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza, prevista la sospensione del versamento IVA se sussiste un calo del fatturato di almeno il 33%, indipendentemente dalla soglia di fatturato di 50 milioni.

I versamenti per Iva, ritenute, contributi e premi Inail per i mesi di aprile e maggio sono in ogni caso sospesi per chi ha iniziato l’attività dal 1° aprile 2019.

I versamenti devono essere effettuati entro il 30 giugno in un’unica soluzione o in 5 rate, a partire da giugno.

E’ stata inserita una disposizione ‘anti-furbetti’: sarà effettuata una verifica incrociata con l’Inps, l’Inail ed altri enti previdenziali che saranno tenuti a comunicare all’Agenzia delle Entrate chi ha fruito della sospensione. Le Entrate, quindi, effettueranno dei riscontri sui requisiti di ricavi o compensi in base ai quali è possibile avvalersi del blocco. Fissate sanzioni per chi ha abusato senza averne titolo.

Viene mantenuta la sospensione delle ritenute d’acconto operate dai sostituti d’imposta sui redditi di lavoro autonomo e quelle sulle provvigioni, per gli autonomi con ricavi o compensi fino a 400mila euro nel periodo compreso tra il 17 marzo 2020 e il 31 maggio 2020 (nel Decreto Cura Italia era 31 marzo 2020). E’, però, necessario che nel mese precedente non siano state sostenute spese per prestazioni di lavoro dipendente o assimilato. Il versamento delle ritenute riprenderà in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2020 o con rate fino a un massimo di 5, di pari importo a decorrere dal mese di luglio 2020, senza applicazione di sanzioni e interessi.

Con riferimento alla Certificazione Unica, viene portato al 30 aprile il termine per l’invio.

Per i versamenti in scadenza il 20 marzo scorso previsto un allungamento fino al 16 aprile.

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