Nella seduta del 19 gennaio 2018, il Consiglio dei ministri ha approvato, in via definitiva, il testo di un decreto legislativo in materia di giudizi di impugnazione, decreto che attua la delega contenuta nella Legge n. 103/2017 di riforma del sistema penale.
Le novità, introdotte in un’ottica di semplificazione e velocizzazione dei processi, intervengono, in primo luogo, attraverso la previsione di limitazioni ai poteri di appello non solo del pubblico ministero ma anche dell’imputato.
In tema di legittimazione all’impugnazione di merito, quindi:
L’intento del legislatore - si legge nel comunicato stampa del Consiglio dei ministri - è quello di “circoscrivere il potere di impugnazione nei limiti in cui le pretese delle parti, legate all’esercizio dell’azione penale per il pubblico ministero e al diritto di difesa per l’imputato, risultino soddisfatte”.
Tra le altre misure, viene introdotta una novella per quel che riguarda le disposizioni procedurali sull’appello incidentale, la cui proposizione viene limitata al solo imputato.
A seguire, viene ritoccata la disciplina delle impugnazioni con riferimento ai procedimenti davanti al giudice di pace.
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