Decreto fiscale. Le definizioni partono dall'entrata in vigore

Pubblicato il 17 ottobre 2018

In attesa della pubblicazione del decreto legge fiscale si delineano le date utili alle definizioni agevolate.

Il decreto fiscale prevede: una rottamazione ter, la definizione agevolata delle liti, degli atti dell’accertamento e dei Pvc, una dichiarazione integrativa e lo stralcio automatico delle cartelle di importo residuo fino a mille euro.

Stando alle bozze del decreto la definizione agevolata partirà con l'entrata in vigore dello stesso. Anche la definizione dei Pvc dovrebbe riguardare i verbali consegnati entro la data di entrata in vigore del decreto.

Per l'annullamento dei debiti a ruolo, che risultano dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2010, di importo residuo fino a mille euro, l’importo deve essere calcolato alla data di entrata in vigore del decreto. Deve comprendere: capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni.

La rottamazione ter

Il termine per presentare l'istanza è il 30 aprile 2019 e l'agente della riscossione dovrà comunicare le somme da pagare entro la fine di giugno 2019.

Se si effettua il versamento entro il 7 dicembre 2018 potranno essere sanati i ritardi della rottamazione-bis.

E' riservata a chi ha aderito alla bis e ha pagato almeno una rata: può ridefinire il debito 2000 – 2017, escludendo sanzioni e interessi e con 10 rate in 5 anni con il 2% di interessi e compensazione dei debiti con i crediti nei confronti della Pa.

Inoltre:

La definizione degli accertamenti esclude gli avvisi bonari

Restano fuori, come per le rottamazioni ancora in corso, i contribuenti che hanno dichiarato ma non versato le imposte, ossia che hanno ricevuto inviti a comparire, questionari o altri atti ex art. 32 del DPR 600/73, ma non sono stati iscritti a ruolo entro la fine del 2017.

Chi ha ricevuto avvisi bonari o chi deve ancora riceverli non potrà aderire a nessuna definizione e, dunque, non gli verrà tolta la sanzione del 30% (oltre interessi) e non potranno fruire del maggior tempo per il pagamento concesso a chi è iscritto a ruolo entro il 2017.

Novità: si apre alla definizione agevolata per le cartelle relative a dazi e Iva all’importazione.

Dichiarazione integrativa speciale. La sanatoria

Non accede chi non ha presentato la dichiarazione.

Lo stralcio d'imposta arriverà da quella che viene definita dichiarazione integrativa speciale, o strumentale, che permette di sanare le violazioni nelle 5 dichiarazioni pregresse:

  1. riguarda le violazioni commesse sino alle dichiarazioni presentate il 31 ottobre 2017;
  2. l’integrazione del dichiarato non può superare il 30%, si dichiara fino a un terzo in più;
  3. tetto massimo di 100.000 euro per periodo d’imposta (in tutti e 5 potranno essere 500mila euro);
  4. si paga l'imposta sostitutiva del 20%.
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